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Potere al popolo, Fanpage: “Il presunto infiltrato è un agente antiterrorismo”. Il capogruppo di Avs: “Inquietante”

Appartiene all’Antiterrorismo l’agente di polizia presunto infiltrato tra gli attivisti di Potere al popolo, formazione della sinistra radicale extraparlamentare. Lo scrive Fanpage.it, il giornale online che ha pubblicato la denuncia di Giuliano Granato, portavoce del partito, secondo cui il poliziotto – un giovane di 21 anni – ha partecipato per dieci mesi a riunioni ed eventi presentandosi come studente fuori sede con l’obiettivo di spiare le attività del gruppo, prima di venire scoperto (tramite ricerche incrociate in rete) e andarsene. Secondo i documenti consultati da Fanpage, dopo aver frequentato il corso di formazione per agenti della polizia di stato, nel dicembre del 2023 il giovane è stato assegnato alla Questura di Milano, da cui poi è trasferito alla Direzione centrale Polizia di prevenzione, la “polizia politica” del ministero dell’Interno. La versione non ufficiale della Polizia, attribuita a “fonti qualificate”, è che l’agente non fosse impegnato in un’operazione sotto copertura, per cui sarebbe stata necessaria l’autorizzazione dell’autorità giudiziaria. È stata poi sottolineata la contraddizione, per la presunta spia, di infiltrarsi utilizzando il proprio vero nome.

Sulla vicenda però sono già state depositate interrogazioni parlamentari da parte di Pd e Alleanza Verdi e Sinistra. E ora, commentando la novità rivelata da Fanpage, il capogruppo di Avs al Senato Peppe De Cristofaro parla di “un particolare inquietante che confermerebbe il gravissimo spionaggio ai danni di Potere al popolo”: “Già girano le prime versioni per insabbiare e spargere fumo sul caso. Visto che non è credibile la tesi secondo la quale avrebbe agito da solo e non su mandato da parte dei suoi superiori, esiste un’autorizzazione dell’autorità giudiziaria che autorizza lo spionaggio? Per quale motivo l’antiterrorismo spiava Potere al popolo? Il ministro Piantedosi risponda alla nostra interrogazione e non si nasconda come ha fatto sull’altro caso di spionaggio contro Casarini e Cancellato”, denuncia riferendosi alla vicenda del software-spia della società israeliana Paragon.


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