Basilicata

Potenza, Cifarelli (Pd): «Trasparenza sui depuratori»

«Trasparenza sui depuratori»: La chiede Cifarelli (Pd) sulle strutture delle aree industriali in provincia di Potenza. «Sulla gestione di Acquedotto Lucano emergono contraddizioni».


«L’audizione del dottor Andretta in Seconda Commissione consiliare – Bilancio e Programmazione – ha rappresentato l’occasione per fare il punto su una serie di questioni strategiche legate alla gestione del servizio idrico integrato in Basilicata, con particolare riferimento ad Acquedotto Lucano». Lo ha dichiarato il consigliere regionale del Gruppo del Partito Democratico Roberto Cifarelli, Presidente della Commissione.
Tra i temi centrali affrontati vi è stata anche «la situazione della gestione dei depuratori nelle aree industriali in provincia di Potenza, passata negli anni scorsi dal Consorzio Industriale di Potenza ad Acquedotto Lucano. Dall’audizione è emerso che- spiega Cifarelli – le tariffe applicate da Acquedotto Lucano non coprono le spese di gestione, allo stato, sembrerebbe che tali costi vengano assorbiti dal bilancio complessivo di Acquedotto Lucano, quindi dall’intera collettività».
A ciò «si aggiunga che, mentre fino a poco tempo fa si riteneva non possibile trasferire risorse regionali al Consorzio Industriale per evitare violazioni delle norme sugli aiuti di Stato, oggi quelle stesse risorse sembrano transitare senza ostacolo attraverso Acquedotto Lucano, generando così una situazione opaca che richiede spiegazioni urgenti e approfondite».

POTENZA, TIMORI DI CIAFARELLI SULL’EQUILIBRIO DEI CONTI CONFERMATI

Cifarelli continua dicendo che «ci sembra inutile rispolverare quanto temuto in occasione dell’approvazione della Legge Regionale n. 7/2021 di “Scioglimento del Consorzio Industriale della provincia di Potenza e costituzione della Società Aree Produttive Industriali Basilicata s.p.a.” riguardo l’equilibrio dei conti tanto di Aql quanto di Api-Bas.
I timori erano fondati. Il tema dell’equilibrio tra controllo pubblico, efficienza gestionale e trasparenza nell’utilizzo delle risorse – prosegue il Consigliere – non può essere eluso, soprattutto in una fase in cui il sistema idrico regionale è sottoposto a forti pressioni, anche per via della crisi idrica strutturale che colpisce vaste aree del territorio».
L’audizione, secondo quanto riferito da Cifarelli, ha inoltre confermato l’esigenza di un confronto ampio e pubblico, «che riguarda nel complesso la gestione della risorsa idrica in Basilicata ed in particolare il destino di Acquedotto Lucano ed il suo piano industriale.
In tal senso sarebbe auspicabile una ulteriore riflessione sull’aumento del capitale sociale, sulla evoluzione di Acque del Sud Spa, e sulla tenuta generale del sistema.

APPELLO ALLA RESPONSABILITÀ POLITICA

Nel particolare, invece, occorrerebbe chiarire i criteri economici con cui è avvenuto il passaggio dei depuratori; la compatibilità delle operazioni con la normativa europea in materia di aiuti di Stato; le garanzie di trasparenza e sostenibilità economico-finanziaria nella gestione futura» dell’infrastruttura per la depurazione.
«Si tratta di un patrimonio collettivo e di un servizio essenziale – conclude Cifarelli – che richiedono rigore, vigilanza e un governo politico responsabile. Non possiamo permettere che, nel silenzio generale, si consolidino pratiche gestionali che mettono a rischio la fiducia dei cittadini e la corretta destinazione delle risorse pubbliche».


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