Liguria

Porto, a Genova e Savona traffici con Israele aumentati del 13% da inizio 2025


Genova. Nei primi sei mesi del 2025, i porti di Genova e Savona-Vado hanno movimentato circa 17.000 Teu nei traffici marittimi con Israele, in particolare verso gli scali di Ashdod e Haifa. Di questi, 13.500 erano container pieni.

Il dato, fornito all’Ansa dall’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale, evidenzia un andamento in crescita rispetto all’anno precedente. Nel solo primo trimestre del 2025, infatti, l’incremento rispetto allo stesso periodo del 2024 è stato del 13,4%. Il Teu (Twenty-foot Equivalent Unit) è l’unità di misura standard utilizzata nel trasporto marittimo per indicare la capacità dei container: un Teu corrisponde a un contenitore di 20 piedi (circa 6 metri) di lunghezza.

Si tratta del parametro di riferimento per quantificare i volumi di traffico nei porti e nelle rotte internazionali. A trainare il flusso è soprattutto l’export, che rappresenta circa il 75% dei volumi complessivi, confermando il ruolo dei due principali scali liguri come piattaforma logistica di riferimento per le esportazioni italiane dirette verso Israele.

I dati relativi alla prima metà del 2025 assumono particolare rilievo alla luce della mozione approvata lo scorso 30 luglio dal consiglio comunale di Genova per il riconoscimento simbolico dello Stato di Palestina.

Il provvedimento, seppur non vincolante, ha riacceso il dibattito sulla posizione delle istituzioni locali rispetto al conflitto israelo-palestinese, aprendo anche a valutazioni sull’eventuale impatto economico della presa di posizione.

In merito, l’Autorità di Sistema Portuale ha precisato che “non si prevedono correlazioni dirette fra la determinazione assunta dal consiglio comunale e i traffici dei porti di Genova e Savona-Vado, anche in considerazione del fatto che gli scali del sistema servono un hinterland che si estende anche oltre i confini regionali e nazionali”.




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