Umbria

Porta Romana di Amelia in scala, l’opera del modellista Ceccarelli: «Simbolo della città»


di Maria Giulia Pensosi 

«Porta Romana, secondo me, è il simbolo di Amelia, come il Colosseo lo è per Roma». L’ispirazione e l’amore per il territorio hanno guidato il modellista Andrea Ceccarelli che ha realizzato una riproduzione in scala di Porta Romana, una delle quattro porte che permettono l’accesso al centro storico della città del Palio dei Colombi. L’opera sarà esposta nei locali del paese e potrà essere ammirata nelle giornate di venerdì e sabato. 

Modellista per passione Andrea Ceccarelli vive ad Amelia da oltre 50 anni, è modellista prima di tutto per passione e generalmente “si occupa” di automobili. «Realizzo le mie opere da circa 15 anni – rivela a Umbria24 -. La passione per le macchine è nata da bambino, papà era un carrozziere. Da sempre mi piace disegnare le macchine, poi l’approccio al modellismo alla fine degli anni ’90, quando, per caso, mi sono imbattuto in una mostra e sono rimasto affascinato». La prima riproduzione dell’artista è stata una motocicletta, verniciata a pennello. «Quando ho iniziato a realizzarle su commissione poi mi sono specializzato sulle Ferrari», spiega Ceccarelli. 

Porta Romana Amelia Tra le tante auto, bozzetti e progetti è nata Porta Romana, al momento l’unica opera architettonica del modellista amerino. «Tutto è nato quasi per gioco – racconta -. Era il 2020 e mia madre voleva partecipare a un concorso di presepi ad Amelia presentando proprio Porta Romana, mi ha chiesto un aiuto. Così ci siamo messi all’opera, ma il tempo era poco. Ho impiegato due settimane per la parte bassa e pochi giorni per l’altezza poiché dovevamo rispettare i termini del concorso. Non ero soddisfatto, quindi a giugno di quest’anno ho ripreso in mano il progetto e l’ho migliorato arricchendolo di sfumature e particolari». 

Progetto, scala ed esposizione L’opera, alta un metro e larga 50 centimetri, è realizzata con diversi materiali tra i quali polistirene, plexiglass, plasticard, stucco francese, plastica, spille, vernice ad olio, tempera e acrilica. «Il progetto lo ho fatto sulla base delle fotografie – confessa Ceccarelli -. La scala infatti è circa 1:27 perché non avendo i disegni mi sono basato sul “modello reale”. Ho cercato il particolare, il dettaglio, proprio perché è il particolare che fa la differenza». Per realizzare la riproduzione il modellista ha impiegato circa tre mesi. L’opera ora verrà esposta venerdì e sabato, grazie alla contrada Platea che metterà a disposizione all’artista il locale da loro gestito in piazza Marconi. Sabato sera invece l’opera si sposterà invece davanti la chiesa di Santa Lucia. 

 

 

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