Pordenonelegge 2025 “Amoleggere”, 26^ presentata a Milano
MILANO – «Milano, cuore dell’Europa: una città che ci fa sentire insieme straordinariamente italiani ed europei, in un tempo in cui è importante dare rilievo al nostro sentimento e alla cultura europea»: lo ha sottolineato il presidente di Fondazione Pordenonelegge Michelangelo Agrusti in occasione della presentazione della 26^ edizione oggi a Milano, proprio di fronte alle guglie del Duomo, sulla terrazza della Rinascente – L’Europa e le sue “cattedrali”, religiose e laiche come le grandi architetture contemporanee, esprimono la forza della cultura di un continente che ha la necessità impellente di unirsi, oggi. Pordenonelegge ha scelto di farlo in modo fisico e “tangibile” in occasione della sua 26^ edizione. A partire dall’immagine, che ha i colori europei e con il suo “amoleggere” riporta ai valori di libertà che la lettura e la cultura implicano. Una scelta sottolineata dalla nostra rinnovata denominazione, Festa del libro e della libertà. Non a caso sarà la Premio Nobel Shirin Ebadi, l’attivista e avvocato iraniana oggi esule a Londra, a inaugurare la 26^ edizione di pordenonelegge. Tre anni fa siamo partiti dalla Praga di Havel che evocava la Kiev di oggi, invasa e offesa nel tempo. Oggi l’Europa ha bisogno di unirsi, e al festival apriremo una “Arena Europa” sulle rive del fiume Noncello, con incontri e dialoghi dedicati al nostro tempo».
Pordenonelegge è anche l’inestricabile legame fra cultura e impresa: «con una Fondazione voluta e nata dalle istituzioni economiche del territorio – ha ricordato il presidente Agrusti, al vertice anche di Confindustria Nord Adriatico – con 120mila presenze ad ogni edizione, in una città di circa 50mila abitanti, e con risultati che testimoniano il ruolo di volano economico della cultura. La nuova ricerca realizzata da PromoturismoFVG – Università Bocconi certifica che per ogni euro pubblico investito sul festival ne ricadono ben 10,24 sul territorio. E nel frattempo sono aumentati anche gli sponsor privati del festival, che coprono ormai la metà abbondante del budget». A pordenonelegge, con i saluti introduttivi, sono arrivati anche gli endorsement di Antonio Calabrò, Presidente della Fondazione Assolombarda: «leggere buoni libri aiuta a tenere lontani gli incubi – ha spiegato – e cattedrali laiche come il Palazzo sede di Assolombarda progettato da Gio’ Ponti, o il Grattacielo Pirelli, lasciano un segno forte sulla qualità della vita. Fare impresa, in effetti, vuol dire anche fare cultura e promuovere la lettura, perchè non ci può essere coscienza critica in mondo che non legge. Per questo pordenonelegge, con il suo binomio “amo-lettura”, trova oggi in Milano un palcoscenico ideale». Anche il direttore del quotidiano Il Sole 24 Ore è oggi intervenuto alla presentazione di pordenonelegge, evidenziando che «in Italia non si legge abbastanza, e iniziative come pordenonelegge sono per questo preziose. La lettura e la cultura sono un antidoto a scelte scriteriate di cui raccontano le cronache ogni giorno, e ci possono aiutare a superare una certa superficialità del nostro tempo».
Il direttore artistico di pordenonelegge Gian Mario Villalta, anche a nome dei curatori Alberto Garlini e Valentina Gasparet, ha illustrato la fisionomia dell’edizione 2025 del festival, che come sempre presuppone un forte networking con il tessuto produttivo locale e con le realtà culturali del territorio, per trasformare davvero Pordenone in una città festival. Quindici i comuni che saranno coinvolti nel 2025, oltre 600 i protagonisti di tutto il mondo, oltre 350 gli eventi, oltre 50 le sedi di incontro e nel programma i consueti “festival nel festival”, dalla poesia, che ancora una volta proporrà la più vasta agorà poetica in Italia, e il cartellone per i giovani lettori e lettrici. Un festival dove le novità tecnologiche, a cominciare dall’Intelligenza Artificiale, saranno terreno di indagine per familiarizzare con le tecnologie entrate nel nostro presente e certamente parte del nostro futuro».
L’Europa in dialogo e oltre 650 voci internazionali del pensiero del nostro tempo, 350 eventi in 5 giorni dal 17 al 21 settembre, in 50 sedi di Pordenone e del Friuli Venezia Giulia. La 26^ edizione di pordenonelegge come un “ponte” fra la Capitale europea della Cultura GO! 2025 e il 2027 di Pordenone, Capitale italiana della Cultura. L’Europa sarà anche scenografia speciale della città, un’Arena Europa accoglierà gli incontri sulle rive del fiume Noncello, il congedo del festival sulle note dell’Inno alla Gioia, domenica 21 settembre.
Pordenonelegge il pianeta: apre il Premio Nobel per la Pace Shirin Ebadi, il festival racconta il nostro tempo con le anteprime e novità di grandi firme internazionali. Dall’egiziano Ala-Al-Aswani alla spagnola Clara Sanchez, all’ucraino Oleksii Nikitin. E ci saranno gli spagnoli Ildefonso Falcones, cui va il Premio Crédit Agricole La storia in un romanzo, e Agustìn Martìnez, l’olandese Jan Brokken, l’israeliano Roy Chen, l’italo-palestinese Alae Al Said, il gallese William Wall, la bosniaca Elvira Mujčić, il croato Robert Perišić, l’ucraino Yaroslav Trofimov e una vetrina speciale dedicata alla letteratura francese contemporanea con Bernard Friot, Julia Deck, Paul Richardot, Carole Martinez, Eric Chevillard, Mokhtar Amoudi, Olivier Guez.
La narrativa italiana a pordenonelegge con centinaia di protagonisti: fra gli altri Dacia Maraini, Melania Mazzucco, Emanuele Trevi, Nadia Terranova, Mauro Covacich, Maurizio De Giovanni, Antonio Manzini, Francesco Piccolo, Mariapia Veladiano, Alessandro Piperno, Fabio Genovesi, Francesco Carofiglio, Mario Calabresi, Concita De Gregorio, Alessia Gazzola, Ilaria Gaspari, Filippo La Porta, Raffaele Nigro, Felicia Kingsley, Marco Malvaldi, Viola Ardone, Nicoletta Verna, Cristina Cassar Scalia, Luca Mastrantonio, Marco Belpoliti. E con le loro prove narrative anche Oscar Farinetti e Agnese Pini, le storie intorno alle parole e alla lingua di Stefano Bartezzaghi, Giuseppe Antonelli e Valeria Della Valle, le dediche a Pier Vittorio Tondelli di Enrico Brizzi, ad Andrea Camilleri di Francesco De Filippo, a Luigi Meneghello di Lorenzo Renzi. I grandi dialoghi: Mario Desiati e Marcello Fois, Mauro Corona e Marianna Corona, Tullio Avoledo e Fulvio Ervas, Michela Marzano con Alberto Pellai e Barbara Tamborini, Enrico Galiano e Matteo Bussola, Marco Balzano e Pietro Spirito, Romana Petri e Roberto Ferrucci, Piergiorgio Pulixi e Marco De Franchi, Alberto Casadei e Marcello Barison, Federico Rampini e Jacopo Rampini, Alessandro Zaccuri e Jacopo De Michelis, Paolo Di Paolo e Goran Vojnović, Carlo Calabrò e Andrea Segrè, Francesco Musolino e Antonino La Piana, l’italo-ruandese Espérance Hakuzwimana e l’italo-ghanese Djarah Kan.
Al festival un percorso “segna” i 50 anni dalla morte di Pier Paolo Pasolini (2 novembre 1975). Graziella Chiarcossi, curatrice della sua opera e cugina del poeta di Casarsa, sfoglierà il diario familiare di Susanna Colussi, madre di Pasolini. Roberto Calabretto approfondirà il rapporto tra Pasolini e la musica, Paolo Desogus indagherà la sua modernità.
Di straordinario spessore sarà la qualità degli incontri dedicati al nostro tempo con Cecilia Sala, Giampiero Massolo, Giulio Tremonti, Donato Bendicenti, Gino Cecchettin, Carlo Cottarelli, Walter Siti, Beppe Severgnini, Pierluigi Bersani, Claudio Martelli, Stefano Feltri, Alexander Baunov, Alexander Etkind, Anna Zafesova, Boris Akunin, Elena Kostioukovitch, Annalisa Cuzzocrea, Marzio Breda, Pierluigi Battista, Antonio Caprarica, Stefano Allievi, Toni Capuozzo, Giovanni Bianconi, Vera Gheno, Pierluigi Franco, Edoardo Vigna e Marcello Bortolato, Luca Telese, Marianna Aprile, Mirella Serri, Fulvio Marino. E alla storia, alla scienza e alla filosofia: ci saranno anche Massimo Recalcati, Vittorino Andreoli, Matteo Lancini, Luigi Gallimberti, Paolo Crepet, Vittorio Lingiardi, Marino Niola, Elisabetta Moro, Telmo Pievani, Giuseppe Remuzzi, Silvio Garattini, Mario De Curtis, Giorgio Vallortigara, Marco Mondini, Raoul Pupo, Alberto Melloni, Tommaso Piffer, Riccardo Manzotti, Luca Taddio. Una finestra dedicata all’attualità sportiva: con Marco Imarisio, Gaia Piccardi, Riccardo Patrese, Dan Peterson, Umberto Zapelloni, Barbara Smit.
L’intelligenza artificiale irrompe a pordenonelegge con incontri arricchiti dall’intervento dell’AI, per far toccare con mano come saranno gli incontri letterari nel prossimo futuro attraverso esperienze interattive e una macchina che permette a chiunque di dialogare con Dante o Shakespeare. Protagonisti fra gli altri Ananyo Bhattacharya, Stefano Moriggi, Gianni Riotta, Alessandro Aresu, Mariarosaria Taddeo, Fabio Chiusi, Domenico Talia, Pier Cesare Rivoltella, Massimo Sideri, Nello Cristianini, Davide Sisto. Focus sul rapporto uomo/macchina fra potenzialità e rischi con il format “Societry” per indagare AI nella scrittura in versi (Damiano Cantone e Vincenzo Della Mea), nella creazione di immagini (Simona Chiodo e Francesco Maria Terzago), nella costruzione di ricordi (Vittorio Lingiardi e Laura Pugno), mentre ITS Academy Alto Adriatico curerà un laboratorio di scrittura dove la narrazione si sviluppa come un algoritmo. A pordenonelegge lo spettacolo diventa Parole in scena e l’arte e il fumetto si intrecciano alla lettura e alla scrittura: ci saranno fra gli altri Stefano Massini, Andrea Pennacchi, Stefano Nazzi, Giacomo Poretti, Massimiliano Fuksas, Altan, Vanna Vinci, Sara Colaone, Massimo Cirri, Natalino Balasso, Riccardo Falcinelli, Massimo Cannoletta, Sandro Cappelletto, Roberta Scorranese, Maria Vittoria Baravelli, Fumettibrutti, Paco Roca, Claudio Calia, Ahmed Najm, Kamaran Najm.
Pordenonelegge include due grandi “festival nel festival”: pordenonelegge Poesia, la più grande “agorà” nazionale sul fare poetico in Italia: dal tour del Premio Strega Poesia al Premio Umberto Saba, al Premio Pierluigi Cappello, alle grandi voci italiane – Milo De Angelis, Fabio Pusterla, Vivian Lamarque, Flavio Santi – ai protagonisti internazionali come Małgorzata Lebda e Jarosław Micołajewski dalla Polonia, Lidija Dimkovska dalla Macedonia e ancora Philip Morre e Patrick McGuinness, e in collaborazione con il festival di Zagabria i poeti croati Irena Skopljak Barić, Damir Šodan. Francesco Napoli e Attilio Mauro Caproni racconteranno Giorgio Caproni scrittore in versi, fra immagini e parole il progetto Isonzo che unisce / Združeni ob Soči, il corto In quanto a noi di Simone Massi ispirato a Eugenio Montale, il film Nel tuo occhio, omaggio a Carlo Michelstaedter di Massimiliano Finazzer Flory.
E a pordenonelegge la letteratura è roba da ragazzi! E il nuovo anno scolastico si apre al festival, dalle prime ore di mercoledì 17 settembre. Nel programma under 14, con la sua 3^ edizione, torna il Piccolo dizionario (immaginario) delle ragazze e dei ragazzi, il progetto esclusivo di Fondazione Pordenonelegge in partnership con Fondazione Treccani, realizzato sotto la guida d’eccezione del linguista Giuseppe Antonelli. Fra i protagonisti inoltre Rosella Postorino, Daniele Mencarelli, Matteo Bussola, Gaja Cenciarelli, Andrea Maggi, Davide Morosinotto, Chiara Carminati in dialogo con Bernard Friot, Federico Taddia, Antonella Sbuelz, Carlo Marconi, Valeria Razzini, Francesco D’Adamo, Luigi Ballerini, Anna Sarfatti, Silvia D’Achille, Angelo Petrosino, Paola Barbato, Elisabetta Dami, Matteo Saudino e il poker di autori del contest “Caro autore, ti scrivo…”: Lodovica Cima, Valentina Federici, il nederlandese Gideon Samson e Stefano Tofani. Per le Scuole Superiori anche Valeria Della Valle, Rocco Ronchi, Pietro Del Soldà, Alessandro Magrini, Ilaria Palleschi, Antonella Fioravanti, Massimo Sideri, Stefano Moriggi, Daniele Aristarco, Pierdomenico Baccalario. E un percorso tutto dedicato a insegnanti ed educatori con, tra gli altri, Francesca Scotti e Matteo Giancotti, Giuseppe Nibali e Espérance Hakuzwimana, Ivano Dionigi, Piero Dorfles.