Friuli Venezia Giulia

Pordenone e Castelnovo in lutto: addio a Gianni Tonelli, uomo delle istituzioni e della comunità

PORDENONE – Ha lasciato senza parole la notizia della scomparsa, avvenuta dopo una grave malattia, giovedì 30 luglio all’età di 67 anni, di Gianni Tonelli, volto noto e stimato a Porcia, a Pordenone e a Castelnovo del Friuli, suo paese d’origine. Un uomo che ha saputo coniugare impegno civile, passione per la sua terra e dedizione alla famiglia, lasciando un vuoto profondo in tutti quelli che lo hanno conosciuto.

Laureato in giurisprudenza all’Università di Trieste, Gianni aveva iniziato a lavorare nei primi anni Novanta alla Fiera di Pordenone, dove si era fatto apprezzare fin da subito per la competenza e la dedizione. A riconoscerne il valore era stato l’allora segretario generale Albano Testa, che lo volle come vice. Da lì prese avvio un lungo percorso professionale che lo portò a ricoprire incarichi di grande responsabilità, tra cui quelli di responsabile degli affari generali e della sicurezza, fino al pensionamento avvenuto un anno fa.

Determinato ma sempre gentile nei modi, seguì in prima persona alcuni dei progetti più importanti per la crescita della struttura fieristica: dall’installazione dell’impianto fotovoltaico che fornisce energia alla Fiera e non solo, alla realizzazione dei nuovi padiglioni, passando per significativi interventi di ristrutturazione.

Ma l’impegno di Gianni non si è fermato al mondo del lavoro. Castelnovo del Friuli, il suo paese natale, lo aveva visto ricoprire con orgoglio e dedizione il ruolo di sindaco, con uno sguardo attento alla sua comunità e alle sue radici.

Si è avvicinato anche al mondo della musica seguendo la passione dei suoi figli. E’ nato così l’impegno nell’Associazione Amici della Musica Salvador Gandino di Porcia, dove nel tempo era diventato una figura di riferimento, fino a ricoprire la carica di presidente.

Chi lo ha conosciuto ne ricorda il carattere gentile, la disponibilità, la correttezza e la rara empatia, qualità che ne facevano una presenza luminosa e sincera. Non amava mettersi in mostra ma il suo sorriso parlava per lui e resterà nella memoria di tutti.

La famiglia era il suo punto di riferimento e la sua forza: legatissimo alla moglie Giovanna, anche lei ex dipendente di Pordenone Fiere, e ai figli Paolo e Teresa, che erano il suo orgoglio più grande.

In queste ore di dolore, attorno a loro si stringono gli amici, gli ex colleghi della Fiera e quanti ne hanno apprezzato la presenza nella vita pubblica e privata.

A lui va il grazie di una comunità intera, per la passione, la serietà e il rispetto con cui ha saputo vivere ogni ruolo. In eredità, lascia un esempio di integrità e umanità che non sarà dimenticato.

 




Source link

articoli Correlati

Back to top button
Translate »