Basilicata

Polistena, ospedale senza infermieri – Il Quotidiano del Sud

Servizi a singhiozzo nel reparto di Gastroenterologia per carenza di organico, a Polistena l’ospedale resta senza infermieri


POLISTENA – È divenuto persino un esercizio difficile, oltre che stucchevole, quello di tenere la contabilità dei disservizi che rappresentano la “quasi” normalità e che lasciano l’utenza sospesa in un limbo dantesco presso il presidio ospedaliero di Polistena alle prese con la gestione quotidiana dell’emergenza nell’emergenza. È di un paio di settimane addietro una comunicazione del responsabile del servizio di Gastroenterologia ed Endoscopia digestiva nella quale si rappresentava la necessità di sospendere momentaneamente il servizio a causa della mancanza di personale infermieristico. Servizio poi ripreso ma con erogazione rimasta a singhiozzo.

La carenza di organico certifica, difatti, uno dei pilastri delle criticità della geografia sanitaria calabrese alla quale si è cercato di porre rimedio attraverso bandi e appelli – il più autorevole dei quali è giunto dallo stesso presidente Roberto Occhiuto – per lo più rimasti disattesi. Basti pensare che agli ultimi avvisi per 159 posti in emergenza-urgenza hanno aderito in tredici mentre perdura la carenza atavica di medici, infermieri e personale socio-sanitario: solo di guardie mediche ne servirebbero 574.

POLISTENA OSPEDALE SENZA INFERMIERI, MA NO SOLO

Ad aggravare il quadro l’avvicinarsi della stagione estiva in un contesto già caratterizzato da enormi difficoltà nel reclutamento di camici bianchi. Secondo la Fondazione Gimbe nelle corsie degli ospedali calabresi mancherebbero 2500 medici e quasi 4mila infermieri mentre sarebbero ben 450 le richieste di trasferimento all’estero. Fonti interne riferiscono che saprebbe di burocratese la nota del Direttore Sanitario Aziendale dell’Asp reggina di qualche giorno addietro nella quale si sarebbe stoppato l’inoltro continuo di richieste di personale da parte di alcuni direttori di reparti di Polistena, Locri e Melito Porto Salvo invitati a non inoltrare essi stessi direttamente le istanze ma di convogliarle al Direttore Medico di ciascun presidio con la motivazione secondo cui «la Direzione dell’Asp non riceve direttamente le richieste».

Richieste urgenti e imprescindibili, peraltro, di cui lo stesso management aziendale si è detto, in più occasioni, pienamente consapevole per le realtà di spoke di Polistena e Locri e per l’ospedale di Melito ma a cui non si riesce a far fronte, probabilmente, per la non appetibilità delle proposte contrattuali, puntualmente disertate, che fanno il paio con le carenze strutturali che hanno l’effetto, questo sì, di generare un profondo gap con altre realtà sanitarie, soprattutto quelle di fuori regione.


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