Polipi intestinali: che cosa sono, in che modo si manifestano, come prevenirli
- Ricerca del sangue occulto nelle feci ogni due anni
- Colonscopia di approfondimento se il test è positivo
In presenza di sintomi intestinali, familiarità per tumore del colon o malattie infiammatorie croniche autoimmuni (come morbo di Crohn o colite ulcerosa), la colonscopia è consigliata come prassi prima dei 50 anni. «Queste patologie, soprattutto se presenti da molti anni», aggiunge Sileri, «aumentano il rischio di sviluppare tumori del colon. Tuttavia, nella maggior parte di questi casi, i pazienti sono già seguiti da gastroenterologi e sottoposti a controlli endoscopici periodici e ravvicinati, il che consente di individuare eventuali alterazioni in fase molto precoce. Per questo motivo è raro che in tali pazienti vengano scoperti tumori in stadio avanzato, a meno che non vi sia una diagnosi mancata o molto tardiva della malattia di base».
Oltre ai controlli periodici, uno stile di vita sano e un corretto regime alimentare sono strumenti fondamentali di prevenzione.
I consigli dunque sono:
- Dieta ricca di fibre, frutta e verdura
- Limitare carni rosse e insaccati
- Evitare fumo e alcol
- Mantenere un peso equilibrato
- Praticare attività fisica regolare
«La dieta mediterranea rimane il modello di alimentazione più protettivo contro le forme neoplastiche del colon», specifica il primario.
Il tumore del colon colpisce più gli uomini o le donne?
Il tumore del colon-retto è lievemente più comune negli uomini, «probabilmente a causa di differenze negli stili di vita, ma la differenza è davvero minima».
Aumento casi, ma diminuisce mortalità
I polipi intestinali sono molto diffusi ma gestibili. «Nonostante il tumore del colon-retto sia attualmente tra i più diffusi in Italia, il tasso di mortalità è in calo», conclude il Professor Sileri. «Grazie ai progressi della chirurgia, dell’endoscopia e della terapia oncologica, oggi la maggior parte dei pazienti con polipi o tumore del colon può guarire».
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