Polemica su Natale, presepi e alberi: in consiglio comunale scintille tra Bordilli e Salis

Genova. Se gli addobbi per le strade di Genova e le temperature rigide indicano che ci stiamo avvicinando al Natale, il clima festivo è vissuto con una certa tensione a palazzo Tursi: oggi durante il consiglio comunale l’epilogo (per ora) della polemica tra il centrodestra e la giunta Salis su presepi, alberi e tradizioni.
A un’interrogazione della capogruppo della Lega, Paola Bordilli, ha voluto rispondere – al posto dell’assessora competente Tiziana Beghin, direttamente la sindaca di Genova Silvia Salis che già stamani, durante la conferenza stampa di presentazione degli eventi natalizi, si era tolta qualche sassolino dalla scarpa. Durante la seduta in Sala rossa quel sassolino si è trasformato in macigno.
Salis semi-cita Dickens: “Lo spirito del Natale passato è, appunto, passato, adesso c’è una nuova amministrazione e mi dispiace deludere le vostre aspettative, ma le nostre iniziative, a dispetto di chi sostiene che il programma di Natale è stato fatto dal Grinch, uniranno tradizione e innovazione – ha detto Salis – addirittura c’è chi ha detto che avrei sfrattato Gesù dall’atrio del palazzo comunale, mi è stato dato della pericolosa furia estremista, ma andiamo avanti”.
Il riferimento è a un post sui social del capogruppo di Vince Genova Pietro Piciocchi che, parlando della decisione dell’amministrazione di non allestire il presepe nel loggiato di palazzo Tursi, ha scritto: “Ridateci il bambino”. E ha definito la decisione: “L’ennesimo esempio di quella furia ideologica estremista che contraddistingue questa amministrazione”.
Ma il botta e risposta è stato in realtà con la capogruppo leghista Bordilli, che nel suo intervento, ha elencato le attività portate avanti negli anni passati: “Noi abbiamo sempre aggiunto cose a quello che già funzionava, non abbiamo mai tolto nulla, la nuova amministrazione invece ha ridotto concerti, luminarie, eventi, il corso per presepisti, il concerto di campane, dimenticando che siamo una città policentrica e quindi abolendo iniziative come la slitta di Babbo Natale – conclude – Per cosa? Per spendere 55mila euro per allestire un mercatino a palazzo Tursi ed eliminare così il presepe“.
“Io vorrei che si dicesse la verità – risponde la sindaca Salis – in otto anni di centrodestra il presepe a Tursi è stato allestito solo nel 2023 e nel 2024. Mentre in questi giorni è stato raccontato come fosse una tradizione tramandata nei decenni e che arrivavamo noi a stoppare. Un centrodestra sulle barricate anche a livello nazionale. Ma prima dove era? Dal 2017 al 2022 non difendevate la tradizione?”.
Salis ha anche spiegato che il presepe che sarebbe dovuto essere allestito per il terzo anno a palazzo Tursi non sarebbe stato comunque disponibile: “La confraternita di Sant’Ambrogio di Voltri ci ha comunicato a novembre che lo avrebbe tenuto nel quartiere, piuttosto il vero presepe storico del Comune, quello allestito a Palazzo Rosso, sarà visibile da tutti coloro che passano in via Garibaldi. Spero che all’inaugurazione venga monsignor Tasca, che abbiamo invitato, per benedirlo, e spero che venga anche chi in questi giorni ha infiammato le polemiche”.
Sull’altra polemica, quella dell’albero di Natale di piazza De Ferrari, Salis ha ribadito che l’albero luminoso sarà offerto da Iren con un accordo triennale e che la stessa multiutility contribuirà all’illuminazione della piazza: “A differenza degli altri anni nei quali l’albero era stato fatto dalla Regione che ci ha comunicato in via informale che quest’anno non avrebbe provveduto”. La sindaca ha concluso: “Se volete difendere qualcosa non concentratevi su queste tradizioni che sono tutto tranne che in pericolo, se volete proteggere qualcosa, ci sono degli operai che stanno manifestando in piazza“.
Un’interrogazione simile, da di segno opposto a quello della consigliera del Carroccio Bordilli, è stata presentata oggi sul tema anche dalla consigliera della Lista Salis, Sara Tassara: “Oggi il bambin Gesù sarebbe nato nella città di Gaza distrutta dalle bombe, riflettiamo su questo”. Al termine degli interventi Piciocchi ha criticato i toni usati dalla sindaca: “Siamo stati eletti da migliaia di cittadini, la sindaca usi questa prepotenza e arroganza con la sua maggioranza, non con noi”.




