Pogacar domina al Delfinato: distacchi mostruosi in salita su Vingegaard e gli altri, corsa in pugno
Tadej Pogacar ha esorcizzato i fantasmi di Combloux, di quella cronometro del Tour 2023 in cui vide volare Vingegaard, il punto più alto della carriera del danese che quel giorno disse: “Il computer della bici mi sembrava rotto, tanto andavo forte”. Due anni dopo, al Giro del Delfinato, lo sloveno si è preso una rivincita pesantissima: attacco senza nemmeno alzarsi sui pedali sulla Cote de Domancy, Vingegaard gli resiste 100 metri, non di più. Poi Tadej ha aperto il gas e guadagnato via via sul danese, per non parlare di Evenepoel e degli altri. La cronometro di due giorni fa aveva ingolosito sia Vingegaard che Evenepoel, migliori di Tadej. La prima salita vera della corsa a tappe francese ha rimesso le cose in chiaro nel modo più lampante: il favorito, favoritissimo del Tour è e resta il campione del mondo, ormai a tre passi da quota 100 vittorie. “”Dovevo sbrigarmi per vedere Urska (Zigart, la sua compagna) all’arrivo del Giro di Svizzera! Giusto in tempo, tutto bene”. Zigart ha chiuso al 14° la seconda tappa del Tour de Suisse e ora è settima.
A tre passi da quota 100
La 97ª vittoria (9° in stagione in 20 giorni di gare) vale per la statistica e per il morale, il suo e quello dei suoi avversari, sottoterra ovviamente quest’ultimo. Un minuto e un secondo a Vingegaard, che ha scosso pesantemente la testa sull’arrivo, prima di abbracciare il suo avversario eterno, assai più fresco, più bello in viso, più filante su una salita non esagerata. Evenepoel ha chiuso a 1’50”, preceduto anche da Lipowitz e Jorgenson. Si dirà: sono le salite che più si addicono a Pogacar e meno a Vingegaard. È forse una speranza: “La Visma ci ha anticipato, ma conoscevo questa salita” ha spiegato il 26enne sloveno, “la squadra è stata incredibile e io mi sono gestito bene. Ho attaccato nella parte più dura, la prima. Un minuto a Vingegaard? Mi sono sentito veramente bene quando ho attaccato. Sapevo che era uno sforzo di 15 minuti. Un minuto chiaramente è un bel vantaggio. Una bella risposta dopo quello che era accaduto nella crono? Per me è sempre una sfida”. Vingegaard è secondo in classifica a 43”, Evenepoel è quarto a 1’22”. Le montagne non sono finite: sabato 14 arrivo in salita a Valmenier dopo Madeleine e Croix de Fer, domenica 15 6 gran premi della montagna prima dell’arrivo sul Moncenisio, al confine tra Francia e Italia. Il Tour de France, di cui il Delfinato è una versione bignami assai credibile, inizierà il 5 luglio.
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