Pogacar cade ma non perde terreno. Abrahamsen vince mentre un manifestante gli corre accanto
TOLOSA – Il norvegese Jonas Abrahamsen ha vinto l’undicesima tappa del Tour, con partenza e arrivo a Tolosa battendo allo sprint il compagno di fuga, il campione di Svizzera Mauro Schmid. Al terzo posto, staccato di 7″, l’olandese Mathieu Van der Poel. L’irlandese Ben Healy ha conservato la maglia gialla di leader della classifica generale. Fin qui la cronaca minima, ma è stata una giornata di grandi e inattesi colpi di scena.
Caduta brivido per Pogacar
Un brivido l’ha vissuto nel finale Tadej Pogacar. Lo sloveno, grande favorito per la vittoria finale, è caduto battendo il fianco sinistro e riportando elle escoriazioni quando il gruppo maglia gialla era lanciato verso il traguardo, a circa 7 km dall’arrivo di un finale velocissimo. Il campione del mondo si è comunque rialzato prontamente e anche grazie all’intervento dell’assistenza neutrale che ha riparato velocemente la catena che era saltata, è rientrato sui rivali per la generale. Da sottolineare, come hanno fatto Pogacar e il suo team, il grande fair play degli avversari, Vingegaard in testa, che lo hanno aspettato.
Un manifestante all’arrivo durante lo sprint
Brivido anche nel rettilineo finale, quando un manifestante con una maglietta che recitava una scritta contro Israele è entrato sul tracciato proprio mentre i primi due arrivati facevano la volata. Abrahamsen si era isolato con Schmid sull’ultimo strappo di giornata: alle loro spalle stava rinvenendo Mathieu Van der Poel. I primi due erano gli ultimi superstiti della fuga del mattino (tra gli attaccanti anche Davide Ballerini). Alle spalle del quintetto di testa un altro quintetto, con dentro soprattutto Van der Poel e Van Aert. In volata ha prevalso il norvegese della piccola Uno-X, la squadra più giovane e con minor budget di tutto il Tour. Il 20 giugno Abrahamsen aveva riportato una frattura alla clavicola durante la prima tappa del Giro del Belgio. Corre con alcune placche di metallo nella spalla, ma ha voluto esserci a tutti i costi. Domani appuntamento sui Pirenei, con il classico arrivo sulla salita di Hautacam preceduto dai duri Soulor e Bordères.
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