«Più spycam e multe fino a 10mila euro»
PESARO È un problema ricorrente quello degli imbrattamenti su muri e facciate che torna a ripresentarsi un po’ ovunque nel nostro centro storico. A farne le spese sono palazzi storici e luoghi pubblici ma anche condomini o palazzi privati di nuova costruzione o da poco ritinteggiati. Questione annosa quella dei graffiti: scritte vistose o simboli che nulla hanno a che fare con l’arte di strada e che non solo danneggiano il patrimonio culturale cittadino, com’è accaduto solo pochi giorni fa per i vandalismi alla chiesa della Maddalena, ma minano anche l’aspetto estetico dei luoghi.
Il tour degli sfregi
Il nostro tour del centro inizia partendo da Corso Xi Settembre, dove da mesi e ancora oggi, sulla porzione laterale dello stabile che ospita la sede della Camera di Commercio, sono ben visibili scritte e disegni. Sulla facciata di un palazzo al centro della passeggiata, ecco altre brutte scritte, e capita anche di trovare imbrattata la cartellonistica comunale, che indica musei e luoghi da visitare. Stessi graffiti, all’angolo fra il Corso e via Castelfidardo. Non va meglio nelle altre vie, alle spalle di Palazzo Gradari e del Palazzo Comunale.
Scritte anche fra Galleria Roma, via Borgomozzo e via Delle Contramine su garage privati e scarabocchi sulle vetrate di ex negozi sfitti e da poco messi in vendita. Stessa istantanea arriva anche da via Belvedere, in particolare dagli Orti Giuli e dalla Statale, con graffiti sulla facciata dell’Agenzia delle Entrate e di altri uffici comunali.
Le contromosse
Eppure ci sarebbe il Regolamento del decoro urbano, approvato dal Consiglio Comunale nel giugno 2022, ricorda la consigliera e presidente della Commissione Attività Economiche, Evelina Anniballi. Una presa di posizione la sua, che arriva all’indomani delle parole di condanna del sindaco Andrea Biancani, dopo i vandalismi alla Maddalena e al sottopasso di via Tolmino. «Il regolamento – ricorda Anniballi – disciplina vari aspetti fra cui l’igiene, la pulizia e il mantenimento delle vetrine, l’arredo urbano, le deiezioni canine e appunto imbrattamenti e vandalismi. Vorrei portare la problematica in Commissione anche perché ci sono snodi e vie con facciate e muri pieni di scritte senza senso e scarabocchi, è sotto gli occhi di tutti».
Le telecamere
Secondo Anniballi un aiuto arriverà anche dalla videosorveglianza che verrà implementata dai prossimi mesi, anche in alcune aree del quadrivio. Mentre il comune può intervenire per ripulire gli imbrattamenti sul patrimonio immobiliare pubblico, la sua azione ha dei limiti per il privato. «L’Amministrazione ha per ora le mani legate se gli imbrattamenti colpiscono immobili privati – spiega la presidente della Commissione Attività Economiche -. Cercherò comunque di spingere affinché si possa trovare il modo di far ripulire facciate e muri da queste brutte scritte».
Multe fino a 10mila euro
Come in diversi altri Comuni, per chi deturpa e imbratta beni pubblici o privati è prevista una sanzione che varia in base alla gravità del danno e alla recidiva, con sanzioni che possono arrivare fino a 10mila euro per i reati più gravi. Inoltre, il giudice può disporre il ripristino dei luoghi o il pagamento delle spese di ripulitura. Per controllare di più e meglio anche il centro, sono in arrivo (non appena arriverà l’ok al bando ministeriale a cui il Comune ha partecipato) altre telecamere chieste e previste lungo Corso XI Settembre, su via Cavour e in via Zanucchi. Tre telecamere fra i condomini e i campetti da calcio di via Luca Della Robbia e altre quattro al Parco Molaroni. Tutto, in aggiunta alla dotazione di videosorveglianza già presente.