Umbria

Piscine dello Stadio di Terni, Codici: «È ora di rimborsare gli abbonati»


Chi aveva sottoscritto un abbonamento alle Piscine dello Stadio di Terni nel 2021 e si è visto chiudere i cancelli pochi mesi dopo, ora, secondo quanto dichiarato dall’associazione Codici che ha intrapreso specifica battaglia, può tornare a sperare. Dopo anni di attesa e tentativi di dialogo rimasti senza risposta, arriva una novità importante nella controversia per i rimborsi.

Silenzi e scaricabarile La Corte d’Appello di Perugia – fanno sapere dall’associazione dei consumatori – ha infatti accolto il ricorso presentato da Codici contro la dichiarazione di inammissibilità dell’azione di classe pronunciata in primo grado dal Tribunale. Una decisione che riapre la strada alla causa collettiva e segna un passaggio cruciale per centinaia di abbonati rimasti senza servizio né rimborso. L’udienza è stata fissata per il 27 marzo 2026. A fare il punto sulla vicenda è Massimo Longarini, responsabile di Codici Umbria, che non nasconde l’amarezza per la gestione dell’intera questione. «Abbiamo provato a percorrere la via del dialogo – spiega Longarini – ma non abbiamo trovato né ascolto né responsabilità. Istituzioni e società si sono dimostrate sorde alle nostre richieste. A distanza di tre anni ci troviamo ancora in una situazione inaccettabile: gli abbonati sono gli unici ad aver pagato le conseguenze della chiusura improvvisa dell’impianto. È giusto restituire quanto versato per un servizio mai usufruito».

Azione collettiva ancora aperta L’associazione invita tutti gli utenti coinvolti ad aderire all’iniziativa, ricordando che l’azione collettiva è ancora aperta. Per partecipare è necessario fornire: la prova documentale dell’abbonamento sottoscritto, l’indicazione della durata e dell’importo versato, la dimostrazione, anche tramite autocertificazione, della mancata fruizione del servizio per il periodo residuo non goduto. «L’azione di classe prosegue – conclude Longarini –. Torneremo in aula per difendere i diritti dei consumatori. Gli abbonati hanno subito un danno evidente: è arrivato il momento che ottengano il rimborso».

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