Pini Lido di Savio, il comitato non si arrende presenta ricorso alla Corte europea per i diritti dell’uomo
I cittadini del gruppo Salviamo i pini di Lido di Savio e Ravenna non si arrendono, dopo l’abbattimento di dieci pini in viale Romagna, cuore del lido ravennate. Il comitato fa sapere infatti di aver presentato il 25 luglio, tramite l’avvocata Virginia Cuffaro, un articolato ricorso – con quasi 1000 pagine di allegati – alla Corte europea per i Diritti dell’uomo di Strasburgo, per “violazione del diritto primario ed incomprimibile alla salute”. Il Wwf Ravenna avrebbe sottoscritto l’atto insieme ai cittadini.
“Il ricorso illustra, con numerose relazioni tecniche firmate da professionisti, i danni alla salute, all’ambiente, alla biodiversità e al benessere psicofisico che l’abbattimento della storica alberata potrà causare – spiega il comitato – Quasi 200 mila euro ogni anno i servizi ecosistemici forniti dai pini di viale Romagna, ovvero, in poche parole, quanto la loro presenza evita il ricorso a cure mediche e ad azioni di cura e protezione del territorio. Servizi svolti gratis, di cui il Comune di Ravenna, plurialluvionato, si disfa senza batter ciglio. Agghiaccianti le recenti parole di assessori e gruppi politici: non sanno che le isole di calore producono in Italia decine di migliaia di morti accertati ogni anno, e che solo i viali alberati storici di cui si sbarazzano con noncuranza sono in grado di fornire, appunto, i servizi ecosistemici tanto preziosi per la salute, il benessere e la sicurezza del territorio?”.
“Aggiungiamo che Lido di Savio è una località turistica, dove l’attrattività dovrebbe essere preservata ad ogni costo. Gli alberi dei nuovi progetti, molti dei quali rinsecchiti dopo poche settimane, impiegheranno almeno trent’anni per raggiungere la parvenza dei magnifici pini del viale. Nel frattempo, gli amministratori pagheranno di tasca propria i danni alla salute e all’economia cittadina conseguenti alle loro scelte? Chi viene in vacanza nei lidi vuole vedere pini e non brutture e cemento. Le violenze contro la natura e contro il decoro urbano si ripercuotono sugli abitanti e sulla sicurezza delle città, rese inospitali e squallide da scelte improntate al più sfrenato e cieco consumo dei luoghi “usa-e-getta”, dove gli alberi diventano il bersaglio preferito – conclude il gruppo Salviamo i pini – Quale messaggio per il futuro possono lanciare amministratori e paludati tecnici ai bambini che guardavano, il 17 luglio, l’abbattimento gratuito di 10 maestosi e sanissimi pini cinquantennali del viale?”.
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