Piemonte

Piemonte, decine di sfollati per il maltempo. Valle d’Aosta, in 6mila senza luce

Il cielo è sereno, le forti piogge sono alle spalle, ma il Piemonte sta ancora facendo i conti con gli strascichi delle 30 ore di maltempo che hanno flagellato diverse aree della regione. Per l’emergenza maltempo in queste ore ci sono 700 i vigili del fuoco al lavoro, che finora hanno svolto 1.000 interventi tra Torino, Biella, Vercelli e Verbania, ma la situazione è in miglioramento. Stesso discorso anche per la Valle d’Aosta, dove però resta il problema della fornitura di corrente elettrica.

In Valle d’Aosta 6.400 case senza luce

In Valle d’Aosta ci sono 6.400 utenze prive di energia elettrica. Il dato è stato fornito da Giorgio Pession, presidente e amministratore delegato di Deval, la società che si occupa della distribuzione dell’energia elettrica in Valle d’Aosta. “Stiamo lavorando alacremente – ha detto – ma gli interventi sono condizionati dall’accessibilità dei siti. In alcune zone non siamo ancora riusciti ad arrivare. Stiamo operando anche con l’ausilio dell’elicottero. La situazione più delicata è a Cogne mentre l’energia è stata ripristinata nella Valdigne, da Courmayeur a La Thuile. “Le squadre stanno intervenendo a Cogne e stanno lavorando senza soste per riportare tutto alla normalità” ha aggiunto Pession. I problemi sono stati provocati soprattutto dalla neve pesante, che ha provocato la formazione di manicotti di ghiaccio sui cavi dell’energia.

Riaperta l’autostrada A5 Torino-Ivrea

Ripristinata la circolazione, anche se solo su una corsia di marcia in entrambe le direzioni, sull’autostrada A5 Torino-Aosta nella tratta compresa tra Ivrea, Scarmagno e Quincinetto, nel Torinese, chiusa da ieri a causa dell’esondazione della Dora Baltea. È stata riaperta anche la bretella Ivrea-Santhià, che era stata precauzionalmente chiusa tra l’innesto di Pavone e lo svincolo di Albiano d’Ivrea. L’uscita obbligatoria ad Albiano, lungo il raccordo autostradale, era stata revocata già nella tarda serata di ieri, dopo valutazioni di sicurezza e di ricaduta della misura sul traffico di Ivrea. Resta attiva sulla A5 solo la chiusura tra gli svincoli di Quincinetto e Pont Saint Martin (Aosta), in entrambe le direzioni di marcia, a causa di lavori.

Maltempo in Piemonte, l’acqua invade i piani terra a Monteu da Po



Ancora chiuso il Museo Egizio

Non riapre ancora, per il momento, il Museo Egizio di Torino, che ieri ha dovuto chiudere a causa di problemi all’impianto elettrico causati dal forte maltempo che ha colpito la città. “I tecnici hanno lavorato senza sosta per tutta la notte, ma sono emersi nuovi guasti alla cabina elettrica – viene spiegato in una comunicazione sui social -. Siamo quindi costretti a mantenere il Museo Egizio ancora temporaneamente chiuso”. “Provvederemo a rimborsare i visitatori del mattino di oggi, 18 aprile , nella speranza di poter aprire nel pomeriggio – aggiungono dal museo-. Ci scusiamo con il pubblico e forniremo un nuovo aggiornamento alle 12”.

Ancora frane ieri sera nel Torinese

L’aggiornamento a ieri sera per il maltempo in Piemonte ha visto inondazioni provocate dal rio Bellavalle e dal torrente Leona, con diverse frane hanno isolato alcune frazioni e un’altra frana che ha interrotto la linea dell’acquedotto a San Sebastiano Po (Torino) Sempre nel Torinese, a Castagneto Po una frana rende impossibile la viabilità da e verso Chivasso. A Lauriano una frana ha bloccato la statale 590 della Valcerrina. A Casale Monferrato (Alessandria) è stato allestito nella palestra Leardi un centro di accoglienza per 50 persone evacuate dalla frazione Terranova. A Castellamonte (Torino) sono state evacuate quindici persone dalle frazioni Case Ponzetti e Preparetto.

L’Arpa: “Allerta valanghe sulle montagne di nord-ovest”

Per oggi l’Arpa (Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente) del Piemonte ha diramato l’allerta arancione per pericolo valanghe sulle zone di montagna nord-occidentali, allerta gialla su pianura settentrionale e torinese e valli Tanaro, Belbo e Bormida. Nessuna allerta su pianura cuneese e valle Scrivia.

Quattro persone recuperate col gommone

Quattro persone sono state tratte in salvo nella tarda serata di ieri a Crescentino (Vercelli), in frazione Galli, dopo che erano rimaste isolate a causa dell’esondazione del fiume Dora Baltea. I quattro residenti erano rimasti bloccati, con i loro cani e gatti, nella loro cascina, ed erano impossibilitati nel muoversi. Grazie all’utilizzo del gommone, i vigili del fuoco sono riusciti a trasportare le quattro persone con i loro animali in una zona sicura. Non si segnalano feriti. Sul posto anche la polizia locale e protezione civile.

A Vercelli riaprono gradualmente i ponti

Sta rientrando nei limiti di normalità il livello del fiume Sesia, nel Vercellese. Questa mattina alle 5,30 Arpa Piemonte ha rilevato a Borgosesia a 3,42 metri la quota idrometrica. Come ha annunciato il sindaco Fabrizio Bonaccio, questa mattina dovrebbero essere riaperti alcuni del ponti che collegano le due sponde del fiume, a cominciare dal ponte di Aranco e dal viadotto Santi Pietro e Paolo. Un passaggio importante per il ritorno alla normalità. Ieri erano stati chiusi praticamente tutti i ponti lungo l’asta del Sesia. Per quanto riguarda la pianura, questa mattina la provincia di Vercelli valuterà anche la possibilità di effettuare l’intervento di rimozione dei tronchi che hanno ostruito la “luce” del ponte sul Sesia a Vercelli, che è rimasto ancora chiuso per tutta la notte.

Maltempo in Piemonte, colata di fango, detriti e acqua in Valsesia



Nel Vco decine di sfollati e qualche strada ancora chiusa

Sta lentamente tornando la normalità anche nel Vco. Le criticità principali – rende noto il presidente della Provincia, Alessandro Lana – rimangono in Valle Anzasca, dove la strada è ancora interrotta, anche se percorribile per i mezzi di emergenza. In Val Formazza, ai piedi della cascata del Toce, invece, la statale è chiusa per un piccolo tratto, con deviazione su una strada di emergenza comunale. Non migliora al momento la situazione a Villadossola, in località Tappia, dove restano evacuate circa 40 persone. Le strade provinciali sono tutte riaperte, tranne, come detto, un lato della strada della Valle Anzasca a Calasca Castiglione e della provinciale a monte di Verbania, a Cicogna. “Per queste due situazioni – spiega Lana – sono necessari ulteriori rilievi da parte dei geologi che saranno effettuati nella giornata di oggi”. Preoccupazione anche a Domodossola, nella frazione Monteossolano, che è ancora isolata, anche se il Comune ha provveduto insieme al coordinamento di Protezione civile e al Soccorso alpino a organizzare i servizi di trasporto e soccorso.

La Regione riunita per la conta dei danni

La Giunta regionale del Piemonte si riunisce questa mattina alle 9 nel Grattacielo Piemonte in via straordinaria per un aggiornamento della situazione meteo e una prima stima dei danni provocati ieri dal maltempo. Il governatore Alberto Cirio ha richiesto al governo la dichiarazione dello stato di emergenza.

Coldiretti: “Danni per almeno 2 milioni”

Secondo Coldiretti la prima, parziale, stima dei danni in Piemonte ferito dalle piogge di questi giorni è di oltre 2 milioni di euro, solo per le coltivazioni andate perse. “Tenendo conto dei costi delle risemine, del ripristino dei terreni, delle nuove lavorazioni dei campi, delle nuove fertilizzazioni e anche del ripristino della viabilità interpoderale i danni potrebbero triplicare”, dice il presidente di Coldiretti Torino, Bruno Mecca Cici.


Source link

articoli Correlati

Back to top button
Translate »