Piccoli esercizi commerciali a trazione turistica

Di origini prevalentemente locali (40,6% dei casi) e, comunque, nazionali (50,7%) è influenzato dai social media (45,6%), ricerca esperienze di qualità (58,6%) e ama i soggiorni lunghi (45,4%): questo l’identikit del ‘turista ideale’ così come delineato da un sondaggio condotto nel mese di agosto 2025 da parte dello specialista delle soluzioni di pagamento elettronico SumUp che ha intervistato oltre 2mila esercenti per cogliere tendenze, opportunità e sfide legate al turismo.

In particolare, “il turismo si conferma una leva strategica per il consolidamento e la crescita dei piccoli esercizi commerciali – commenta Umberto Zola, responsabile online sales per l’Europa di SumUp – I viaggiatori cercano esperienze radicate nel territorio, autentiche e condivisibili, privilegiando la qualità rispetto alla quantità. Per intercettare queste nuove esigenze e offrire proposte in linea con le aspettative di un turismo più consapevole e selettivo, i commercianti devono attrezzarsi”. E se il 43,6% degli intervistati non ha ancora modificato il proprio ‘business model’ per tenere conto dell’impatto del turismo, il 24,1% interagisce già con i turisti tramite ‘social media’ e piattaforme di recensione, il 19,5% collabora con attività locali per promuovere la zona, il 18,3% offre servizi multilingue, il 14,9% s’interfaccia con gli enti turistici e il 10% organizza laboratori, gite e corsi.

Limitato, infine, l’impatto negativo sull’attività delle piccole imprese italiane riconducibile al sovraffollamento – il cosiddetto ‘overtourism’ – che interessa solo il 9,9% del campione a fronte del 55,6% di rispondenti che evidenzia forti preoccupazioni legate agli effetti dei cambiamenti climatici quali sono, tra gli altri, riduzione dei flussi turistici a causa di un’elevata percezione di rischio (25,3%), danni alla proprietà (24,1%), interruzioni o chiusure dell’attività (18,7%). Rassicurazioni o, meglio, riassicurazioni cercasi.