Picchiava e insultava il marito ottantottenne, ma lui voleva comunque stare con lei: condannata a due anni

Si è concluso con una sentenza di condanna il processo penale che vedeva un’ottantaquattrenne di Udine imputata per maltrattamenti familiari ai danni del marito di 88. Lei l’avrebbe percosso e insultato a più riprese, chiamandolo – tra l’altro – un “tubo da cui la m**** entra ed esce”, ma lui l’avrebbe “rivoluta subito a casa”. Nonostante il pubblico ministero avesse chiesto sei mesi, derubricando i maltrattamenti al reato di lesioni, il giudice monocratico Daniele Faleschini Barnaba ha condannato la donna, tenendo conto della tesi dei maltrattamenti, a due anni di reclusione.

La sentenza

All’imputata sono state riconosciute le attenuanti generiche ed è stata revocata la misura cautelare a seguito dell’ultima udienza, martedì 13 maggio. Le motivazioni della sentenza saranno rese pubbliche passata una trentina di giorni. Lo studio legale Zanfabro, che si è occupato della difesa, ha dichiarato che “non esclude di ricorrere in appello”.