Piazza per l’Europa a Bologna
Domenica 6 aprile piazza Nettuno si tingerà di blu per la manifestazione “Piazza per l’Europa”, un appuntamento pubblico in difesa dei valori fondanti dell’Unione Europea: democrazia, pace, giustizia sociale e rispetto per l’ambiente. L’iniziativa, lanciata dal giornalista Michele Serra, segue la mobilitazione dello scorso 15 marzo a Roma e punta a coinvolgere cittadini, istituzioni e rappresentanti del mondo della cultura. Tra i momenti centrali della giornata, è atteso un videomessaggio dell’ex presidente del Consiglio Romano Prodi.
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Sul palco i sindaci Lepore, Funaro e Manfredi
L’evento inizierà con un punto stampa dei sindaci di Bologan e Firenze, Matteo Lepore e Sara Funaro, che guideranno simbolicamente l’apertura della manifestazione. Attesi in piazza anche circa 60 sindaci delle aree metropolitane di Bologna e Firenze, insieme al presidente Anci e sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi.
Sul palco, oltre agli amministratori locali, giornalisti, scrittori, musicisti e artisti si alterneranno con testimonianze e interventi. Verrà anche chiesta la liberazione del sindaco di Istanbul Ekrem Imamoglu, con uno striscione già esposto a Palazzo d’Accursio.
Contromanifestazione in piazza San Francesco: “No all’Europa che si riarma”
Contemporaneamente, in piazza San Francesco, si terrà una contromanifestazione promossa da Potere al Popolo e altre sigle della sinistra antagonista, per dire no al piano Rearm Eu, al riarmo europeo e all’economia di guerra. “Non ci faremo mettere l’elmetto da Lepore e Funaro”, si legge nei materiali diffusi online. “Scendiamo in piazza con le bandiere della pace, della Palestina, e di tutti i popoli oppressi.” Tra i promotori figurano USB, Rifondazione Comunista, Sinistra Unita, Partito Comunista Italiano, oltre a varie realtà pacifiste.
Polemiche da Fratelli d’Italia: “Uso di risorse pubbliche per una piazza della sinistra”
La manifestazione è finita anche al centro di aspre critiche politiche da parte di Fratelli d’Italia. Il deputato europeo Stefano Cavedagna ha annunciato la presentazione di un esposto alla Corte dei Conti, denunciando il presunto uso improprio di risorse pubbliche del Comune di Bologna per supportare un’iniziativa che, secondo FdI, sarebbe di parte.
“Il sindaco Lepore – ha dichiarato Cavedagna – ha predisposto l’utilizzo di una sala comunale (la Tassinari), un servizio video da Palazzo d’Accursio e il coinvolgimento di personale dell’ufficio stampa e di altri uffici anche di domenica. Tutto documentato da una mail ufficiale del Comune.“Alla faccia dei diritti dei lavoratori – aggiunge –. I soldi dei bolognesi non possono essere utilizzati per una piazza della sinistra. Chiederemo conto alla Corte dei Conti per questo presunto danno erariale.”
Per la Lega dubbi su chi paga i costi della manifestazione
Il capogruppo della Lega, Matteo Di Benedetto, solleva anche dubbi sulla gestione economica e organizzativa della manifestazione. “Non ci è stato detto chi pagherà per i servizi pubblici, come sicurezza e pulizia – dice -. Il sindaco ha parlato genericamente di sponsor che finanzieranno il palco, ma non ha specificato chi siano questi sponsor. Potrebbero anche essere soggetti legati al Comune tramite fondazioni o associazioni”. Secondo Di Benedetto, l’opacità dell’amministrazione sul tema è “inaccettabile” e configura un grave precedente in materia di trasparenza istituzionale.
“Perché questa determina è riservata? Cosa si vuole nascondere? È lecito domandarselo quando si tratta di risorse pubbliche e di un evento che si svolge in una piazza pubblica, con la presenza di istituzioni e personalità politiche.”
Il sindaco Matteo Lepore, al momento, non ha replicato direttamente all’attacco politico, ma l’amministrazione comunale ribadisce la natura pubblica e istituzionale della manifestazione.
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