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Piano per Gaza, ecco le cinque condizioni del governo Netanyahu

L’ufficio del primo ministro isrealiano Benjamin Netanyahu ha reso noto che il gabinetto di sicurezza ha approvato il piano del premier per la conquista di Gaza City, nel nord della Striscia di Gaza, da parte delle Forze di Difesa Israeliane (Idf).

Israele – secondo quanto affermato dall’ufficio del premier israeliano – fornirà aiuti umanitari alla popolazione civile al di fuori delle zone di combattimento.

La maggioranza dei membri del gabinetto di sicurezza israeliano ha stilato una lista di cinque principi che Israele richiederà in cambio della fine della guerra con Hamas. Lo rende noto l’ufficio di Netanyahu nella dichiarazione, diffusa alle prime ore del mattino, in cui comunica che il gabinetto di sicurezza ha approvato il piano del premier per la conquista di Gaza City da parte delle Forze di Difesa Israeliane (Idf).

Le cinque condizioni poste dal gabinetto di sicurezza sono: disarmo di Hamas; ritorno di tutti i 50 ostaggi rimasti, 20 dei quali si ritiene siano vivi; smilitarizzazione della Striscia di Gaza; il controllo della sicurezza israeliana sulla Striscia di Gaza; l’esistenza di un governo civile alternativo che non sia Hamas o l’Autorità Palestinese.

«Non c’è alcuna risposta umanitaria al milione di persone che trasferiremo. Tutto sarà complesso. Suggerisco di escludere il ritorno degli ostaggi dagli obiettivi dei combattimenti», ha detto il capo di Stato maggiore dell’esercito israeliano (Idf) Eyal Zamir nel corso della riunione di Gabinetto durante la quale ha espresso la sua opposizione all’operazione promossa da Netanyahu di occupare Gaza City. Lo riporta Channel 12.


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