Piano del commercio, estesa fascia di tutela: “Ridotta superficie di vendita”
Genova. Approvata questa mattina dalla giunta comunale, su proposta dell’assessora al Commercio Tiziana Beghin, la delibera di proposta al consiglio di modifica al Piano comunale del commercio. La novità introdotta è l’estensione a un chilometro, limite massimo consentito, della fascia di tutela dei centri storici urbani.
“La proposta di modifica estende la fascia di tutela dei centri storici urbani fino a un chilometro, limite massimo consentito dalla legge regionale – ha spiegato l’assessora al Commercio e Artigianato Tiziana Beghin – Questo è un segnale di quanto l’amministrazione tenga alla difesa degli esercizi di vicinato e alla tutela dei centri storici, evitandone la desertificazione in seguito a iniziative commerciali di più ampia dimensione, che possano distogliere i flussi commerciali. Su questa base, viene limitata la superficie massima di vendita delle medie dimensioni fino a un massimo di 1000 metri quadrati (rispetto ai 1500 di prima) all’interno delle aree interessate dalla fascia di tutela, non avendo come focus solo il centro storico con i limiti Unesco“. Come nel caso dell’eventuale futuro supermercato di Campostano, Nervi, la cui zona era rimasta tagliata fuori dalle precendenti tutele e che avrebbe consentito la costruzione di market fino a 1500 metri quadrati.
Il provvedimento, come legge impone, non potrà essere retroattivo, e quindi le licenze commerciali già in essere o comunque approvate entro l’entrata in vigore della modifica resteranno valide. La scelta della nuova amministrazione presa questa mattina – la cui delibera sarà portata in commissione e poi in Sala rossa – è un primo passo per la riorganizzazione del tessuto commerciale della città, considerato dall’attuale giunta come un asset da “salvaguardare e potenziare”. “Questa amministrazione non ha intenzione di fermare nulla che è favorevole ai cittadini – ha sottolinea Beghin – e deve trovare un giusto bilanciamento tra interessi privati e pubblici. Il nostro disegno della città è chiaro: sviluppo commerciale, sviluppo sostenibile affiancato da uno sviluppo del turismo di qualità, inteso come un fenomeno che deve essere governato senza eccessi”.
In futuro l’obiettivo di medio termine della giunta, però, rimane quello di un riordino della normativa che regola tutto il commercio in città: “Non avremo una impostazione ideologica per quanto riguardo il commercio – ha sottolineato Beghin in relazione alla eventualità di mettere mano alle norme di regolamentazione dei negozi considerati “etnici” – ci sono chiaramente delle priorità residenziali riguardo il decoro e la legalità di cui si deve tenere conto. Per esempio anche i distributori h24 stanno dando dei problemi, a causa della mancanza di prescrizioni precise”.
“Oggi la città ha fatto due passi avanti molto importanti nella giusta direzione e siamo molto soddisfatti per l’approvazione della variazione al Piano del Commercio avvenuta in Giunta. Un primo atto concreto e significativo che tocca due temi per noi fondamentali: la tutela dei centri storici diffusi e il contrasto agli effetti dei cambiamenti climatici. Con questa modifica – ha commentato l’assessora ai Centri storici Francesca Coppola – possiamo finalmente tornare a parlare di centri storici, al plurale, e non più soltanto del centro storico della città, inteso come quello compreso nel perimetro Unesco. Era una nostra priorità intervenire subito su questo punto: la precedente amministrazione aveva riservato attenzione e tutele esclusivamente all’area centrale, lasciando scoperti altri quartieri come Sestri Ponente, Cornigliano, Nervi, le vallate genovesi e ogni altro municipio, che pure hanno un valore culturale, commerciale e sociale enorme. Fondamentale per noi è invece aprire una nuova stagione politica in cui non sia più solo il centro storico a essere tutelato, ma l’intera città. La nostra è una città lineare e complessa: dobbiamo dare dignità a ogni sua parte.”
“Da oggi – ha proseguito l’assessora – si cambia registro. Abbiamo finalmente introdotto una tutela maggiore nei nostri territori. Questa variazione è un segnale chiaro: vogliamo una città dei quindici minuti, una Genova policentrica, che riconosca e valorizzi le sue tante anime territoriali. I piccoli esercizi commerciali nei quartieri sono un presidio sociale ed economico fondamentale, e devono essere sostenuti con atti concreti.”
Sempre in ambito di tutela del territorio, oggi in Giunta è stato sottoscritto il protocollo Life+A_GreeNet, cofinanziato dall’Unione Europea nell’ambito del programma Life Climate Action. Il progetto ha l’obiettivo di rendere le città più resilienti al cambiamento climatico attraverso la creazione di infrastrutture verdi strutturate, aumentando così la quantità e la qualità degli spazi verdi urbani, migliorando la qualità dell’aria e favorendo il benessere sociale e l’attrattività del territorio. “Un segnale politico molto forte e un passo fondamentale – ha concluso Coppola – che ci permetterà di contrastare gli effetti del cambiamento climatico, creando nuove aree verdi, corridoi ecologici e utilizzando quelle che vengono definite Nature-Based Solutions (NBS), per ridurre le isole di calore, anche attraverso interventi di depavimentazione ove possibile, e rendere Genova più vivibile, più verde e più sostenibile.”
Le reazioni alle modifiche al Piano del Commercio
“Naturalmente non possiamo che accogliere favorevolmente le modiche che estendono le limitazioni agli insediamenti di GDO previste nel piano comunale del commercio – dichiara Paolo Barbieri, direttore Confesercenti Genova – Stante la situazione attuale, infatti, qualsiasi nuova apertura sarebbe insostenibile per il tessuto commerciale al dettaglio e per questo, anzi, ribadiamo la nostra richiesta di moratoria su ogni nuovo insediamento di grandi e medie superfici di vendita, anche al di fuori del perimetro di tutela. Rimanendo in attesa di verificare nel dettaglio la portata del provvedimento varato dalla giunta, rinnoviamo l’invito ad un maggiore coinvolgimento delle associazioni nelle decisioni future e rimaniamo a disposizione”.
“Come M5S, l’avevamo promesso in campagna elettorale che avremmo frenato la corsa alle grandi superfici di vendita tanto care al centrodestra, scelta scellerata che ha penalizzato il tessuto commerciale tradizionale di Genova. Promessa mantenuta. Oggi, grazie all’assessora al Commercio Tiziana Beghin, arriva una delibera che modifica il Piano commerciale comunale, segnando un primo importante cambio di rotta per proteggere il commercio di prossimità e valorizzare i centri storici della città. Tra le novità, l’eliminazione del cosiddetto “dentino” che avrebbe consentito la costruzione di una superficie di vendita superiore a 1.000 mq nell’area di Campostano a Nervi”.
Lo dichiara il capogruppo M5S in Comune, MarcoMesmaeker, che aggiunge: “Quella rientranza – prosegue Mesmaeker, già consigliere municipale del IX Levante – era stata inserita nel precedente Piano commerciale approvato dal centrodestra, favorendo la costruzione di un grande supermercato a discapito delle piccole attività e del tessuto storico e sociale del quartiere. Con questa modifica abbiamo ristabilito un confine chiaro e più esteso, includendo l’area nerviese nella fascia di tutela e impedendo aperture superiori a 1.000 mq che avrebbero messo a rischio il commercio locale già in difficoltà. Va detto che con la modifica non impediamo che si possa aprire un punto vendita, ma almeno abbiamo la certezza che non potrà essere una grande superficie: 1.000 mq è infatti il massimo cui si potrà arrivare, scongiurando l’ennesima area sovradimensionata rispetto alle reali esigenze del quartiere. L’eliminazione del “dentino” – spiega ancora il capogruppo – e l’estensione della fascia di tutela fino al massimo consentito dalla legge regionale rappresentano un segnale forte: i quartieri storici devono essere preservati come cuore pulsante della comunità e del commercio di vicinato, veri presidi sociali e culturali. Difendiamo i nostri centri storici e le loro attività – chiosa l’assessora pentastellata Tiziana Beghin – perché sono parte integrante dell’identità di Genova e una risorsa fondamentale per l’economia locale. Questa modifica al Piano commerciale è un passo importante per sostenere i presidi tradizionali, garantendo la vitalità dei quartieri ed evitando la cementificazione selvaggia e la desertificazione delle nostre comunità”.