Puglia

PhEST, a Monopoli il festival di fotografia: 8 agosto-16 novembre

Dall’8 agosto al 16 novembre 2025, PhEST – Festival Internazionale di Fotografia e Arte celebra la sua decima edizione a Monopoli, in Puglia, con un programma straordinario di mostre, residenze, installazioni e progetti speciali. Per celebrare i suoi dieci anni, PhEST ospita alcune mostre straordinarie che segnano un punto di svolta nella storia del festival (qui il programma completo):

Francisco Goya, Los Caprichos – La ragione dei mostri. Per la prima volta nel Sud Italia, PhEST presenta una mostra dedicata a uno dei più grandi maestri dell’immaginario occidentale. In esposizione, la serie completa dei celebri Caprichos: 80 incisioni realizzate da Goya tra il 1797 e il 1799, che con taglio satirico e visione onirica mettono a nudo le contraddizioni della società spagnola dell’epoca, anticipando i tratti più inquieti e moderni dell’arte contemporanea.

Yorgos Lanthimos, Jitter Period. In anteprima assoluta per l’Italia, PhEST presenta una mostra dedicata all’universo visivo di Yorgos Lanthimos, regista tra i più visionari e premiati del cinema contemporaneo (The Lobster, The Favourite, Poor Things). Lanthimos rivela anche nelle sue fotografie il suo fingerprint capace di costruire immagini potenti, enigmatiche, sospese. La mostra raccoglie una selezione degli scatti più recenti del regista, che rivelano lo stesso senso dell’assurdo, della composizione teatrale e della tensione narrativa che attraversa il suo cinema.

Martin Parr, Pleased to Meet You. Mostra madrina della X edizione, curata da Giovanni Troilo e Arianna Rinaldo, dedicata al grande fotografo britannico. Un ritratto ironico, lucido e profondamente umano della nostra società. Parr sarà a Monopoli il 27 e 28 settembre per un incontro con il pubblico e per la proiezione del film documentario “I am Martin Parr”, in collaborazione con

Il filo rosso che guida le scelte artistiche del direttore Gianni Troilo, della curatrice per la fotografia Arianna Rinaldo e del curatore per l’arte contemporanea Roberto Lacarbonara è il tema dell’anno, che attraversa tutta l’edizione come una domanda aperta, un orizzonte condiviso: THIS IS US – A Capsule to Space. Nel 1977 la NASA lanciava nello spazio interstellare le sonde Voyager con a bordo il Golden Record, un messaggio destinato a possibili forme di vita extraterrestri: suoni, immagini, musiche per raccontare chi siamo. Quasi cinquant’anni dopo, PhEST costruisce la sua capsula – fatta di fotografie, installazioni, linguaggi contemporanei – e la invia nello spazio simbolico del futuro, come archivio visivo dell’umanità. “Questa decima edizione è un tentativo di rappresentare chi siamo, oggi. – Chiarisce il direttore artistico Gianni Troilo – Un messaggio in bottiglia visivo che possa attraversare spazio e tempo, raccontando identità, relazioni, paure, desideri, sogni. Un esperimento collettivo, tra memoria e futuro, tra scienza e immaginazione”. Il tema si declina in un programma che unisce fotografia, arte contemporanea, installazioni, esperienze immersive, in dialogo con il passato e le sfide del nostro tempo. Che cosa vorremmo lasciare di noi al futuro? Quali immagini meriterebbero di sopravvivere alla nostra civiltà?

Come da tradizione, le giornate inaugurali di PhEST – in programma dall’8 al 10 agosto 2025 – saranno un momento di incontro tra pubblico e artisti, con aperture straordinarie, visite guidate dagli artisti e momenti performativi. Torneranno anche le attesissime letture portfolio, un’opportunità per fotografi emergenti e professionisti di confrontarsi con esperti di livello internazionale. Non mancheranno poi le visual talk organizzate in collaborazione con Uniba – Università degli Studi Aldo Moro di Bari, partner del festival ormai da quattro anni.

La decima edizione di PhEST inaugura un nuovo capitolo della sua storia con l’apertura del Monastero di San Leonardo, che diventa il quartier generale del festival in attesa che gli spazi storici di Palazzo Palmieri tornino ad essere fruibili al pubblico.




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