Ambiente

Pescatori e ricercatori insieme contro la plastica in mare – Acqua

(ANSA) – PORTO TORRES, 29 MAR – Per proteggere
dall’inquinamento da plastica l’isola dell’Asinara, scrigno di
storia e biodiversità, ricercatori e pescatori uniscono le
proprie forze e daranno vita, nei prossimi mesi, ad una
strategia per il controllo costante del marine litter, causa di
innumerevoli danni alla vita marina e anche fonte di impatti
negativi sulla pesca e sull’economia locale.

È questo l’obiettivo primario di un progetto ad hoc che
l’Università di Sassari sta portando avanti in collaborazione
con il Parco nazionale dell’Asinara e l’area marina protetta
“Isola dell’Asinara”, l’Università di Ferrara, l’Università di
Bucarest, Flag Nord Sardegna, Co.pe.g.a. Società Cooperativa
A.r.l di Porto Torres, la cooperativa Pescatori di Stintino e la
digital tech agency Innovyou. In linea anche con gli obiettivi
della legge Salvamare, l’iniziativa punta a sviluppare sul
territorio un approccio partecipativo tra pescatori, enti di
ricerca, amministrazioni pubbliche, cittadini, che saranno
supportati da strumenti digitali e coinvolti in un’attività di
monitoraggio.

Tra le azioni del progetto è prevista anche la costruzione di
una specifica app per la segnalazione dei rifiuti a mare,
disegnata in funzione dell’isola dell’Asinara: si chiamerà “Sea
waste finder” e la sperimentazione condotta da un team di
ricercatori e pescatori partirà in occasione della Giornata del
Mare, l’11 aprile prossimo. Le informazioni raccolte
confluiranno in una banca dati.

“Il Mediterraneo è uno dei mari più contaminati dalla
presenza di rifiuti plastici per cui è indispensabile
collaborare tutti al fine di adottare modelli di consumo
sostenibile, investire nell’innovazione e individuare pratiche
efficaci di gestione del marine litter”, afferma Donatella
Carboni, del dipartimento di Scienze umanistiche e sociali
dell’Università di Sassari, coordinatrice del progetto. I team
di ricerca coinvolti lavoreranno su molteplici fronti:
dall’esecuzione di analisi chimiche su campioni raccolti a mare
e a terra, fino alla creazione di un protocollo di monitoraggio
e smaltimento dei rifiuti marini. (ANSA).

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