Basilicata

Pescatori dispersi a Taranto: il terzo corpo ritrovato al largo di Crotone

Il corpo di Pasquale Donnaloia è stato recuperato al largo di Crotone, si tratta del terzo corpo recuperato dei quattro pescatori dispersi a Taranto. Manca ancora un disperso.


CROTONE- La lunga e dolorosa attesa dei familiari di uno dei pescatori dispersi dopo l’affondamento di un’imbarcazione nel Golfo di Taranto lo scorso 29 giugno 2025 è giunta a una parziale conclusione. Questa mattina, a circa 12 miglia al largo delle coste di Crotone, in Calabria, è stato recuperato il corpo di Pasquale Donnaloia, 67 anni, originario di Taranto ma residente a Milano. Il ritrovamento è avvenuto grazie ai militari di una motovedetta della Guardia di Finanza impegnata in un pattugliamento. Successivamente, il corpo è stato trasbordato su una motovedetta della Guardia Costiera di Crotone per le procedure del caso. I familiari di Donnaloia sono già stati avvisati e la salma rientrerà a Taranto martedì prossimo.

Questo ritrovamento segna un altro passo nelle complesse operazioni di ricerca iniziate quasi tre settimane fa. Nei giorni immediatamente successivi alla tragedia, erano già stati recuperati i corpi di altri due membri dell’equipaggio. Si tratta di Claudio Donnaloia, 73 anni, fratello di Pasquale, e Domenico Lanzolla, 60 anni. Questi primi due recuperi erano avvenuti in una zona più vicina al luogo presunto dell’affondamento, a 16 miglia da Capo San Vito (Taranto) e a 12 miglia da Policoro (Matera). Purtroppo, all’appello manca ancora Antonio Dell’Amura, 61 anni, per il quale le ricerche proseguono senza sosta.

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LA DINAMICA DELLA TRAGEDIA DEI PESCATORI DISPERTSI NEL GOLFO DI TARANTO

I quattro pescatori dilettanti, ma di grande esperienza marittima, erano partiti dal molo Santa Lucia di Taranto nella mattinata di domenica 29 giugno 2025. Erano a bordo di un cabinato di 7 metri e mezzo. Le condizioni meteorologiche, tuttavia, peggiorarono drasticamente a causa di un fortissimo vento di maestrale. Si presume che proprio le avverse condizioni del mare abbiano causato l’affondamento dell’imbarcazione nel centro del golfo. Precisamente in un’area compresa tra Capo San Vito, sulla costa est tarantina, e Metaponto di Bernalda, sulla costa ovest materana.

Nel tardo pomeriggio di quel tragico giorno, i familiari, non riuscendo più a mettersi in contatto con i pescatori, avevano lanciato l’allarme. Da quel momento, la Guardia Costiera di Taranto ha coordinato vaste operazioni di ricerca che hanno coinvolto elicotteri e mezzi nautici di diverse forze di polizia, estese su un’ampia porzione del Mar Ionio.


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