Umbria

Perugia, riaffiorati i vecchi fantasmi. Il mercato come ancora di… salvezza


di Carlo Forciniti

Il Perugia è tornato indietro. Nei risultati. Ed in parte nelle prestazioni. Ma ha assoluta necessità di guardare avanti. Alla prossima partita. E poi al mercato. 

A margine del ko con il Campobasso, Riccardo Gaucci ha indicato nella sconfitta contro la Juventus Next Gen, nel modo in cui si è materializzata, la causa che ha fatto ripiombare in crisi i biancorossi. Che con la cura Tedesco e con l’arrivo di Gaucci stesso e di Novellino, sembrava potessero finire degnamente il girone d’andata. 

Striscia negativa Il consulente del club presieduto da Faroni ha evidenziato come l’1-0 subito al “Moccagatta” di Alessandria abbia tagliato le gambe alla squadra. Che nella sfida successiva con la Ternana ha retto per 70 minuti, prima di chiudere nel modo sbagliato, e per certi versi arrendevole l’ultima fetta di gara. Non propriamente la ricetta richiesta in un derby. A Campobasso ed al cospetto di un avversario che non arrivava certo dal momento migliore della stagione, si è visto poi un Perugia incolore, raramente capace di creare grattacapi persino potenziali alla difesa avversaria, colpito e affondato da una disattenzione ben sfruttata da Bifulco. Tre sconfitte diverse tra loro ma tutte compromettenti per una classifica già da tempo compromessa di suo.

Palla al mercato Domenica 21 dicembre alle 17.30 contro il Forlì, l’ultima recita prima del giro di boa va interpretata al meglio. La sconfitta nell’ultimo match ha spinto Tedesco a rivedere i piani. Ad annullare il giorno di riposo inizialmente programmato. Da qui alla prossima partita non si stacca. La testa deve restare sul campo. Ma è inevitabile che dietro le quinte le manovre legate al mercato siano già iniziate. E con il possibile rientro in Italia del patron Faroni nei prossimi giorni, entreranno nel vivo. L’allenatore è stato a sua volta trasparente quando a Campobasso-Perugia ormai storia ha sottolineato come al Grifo servano due-tre giocatori di categoria per salvarsi. Così com’è questa rosa, evidentemente, rischia di sprofondare. 

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