Umbria

Perugia, Mosap contro chiusura reparto Prevenzione crimine: «A rischio 40 poliziotti»


«Il rischio di chiusura a Perugia del reparto Prevenzione crimine (Rpc) rappresenterebbe un duro colpo per la sicurezza dei cittadini, implicando la perdita di 40 operatori specializzati». Così anche Roberto Fioravanti del Mosap (movimento sindacale autonomo di polizia) interviene sullo scenario paventato dal Dipartimento per la Pubblica sicurezza del ministero dell’Interno, che ha ventilato l’ipotesi di chiusura di sette Rpc in varie zone del Paese, compreso quello di Perugia competente per Umbria e Marche.

Fioravanti sabato pomeriggio ha spiegato che «il Rpc di Perugia ha un ruolo cruciale nella lotta contro la criminalità e il controllo del territorio, e la sua eventuale chiusura penalizzerebbe gravemente la sicurezza di aree già vulnerabili». Inutile dire che le maggiori preoccupazioni per il territorio si concentrano su Perugia e in particolare sul quartiere di Fontivegge.

Il sindacalista del Mosap, poi, sottolinea come «all’interno del Rpc di Perugia operino le Uopi (Unità operative della polizia di Stato) che affrontano situazioni di emergenza e ordine pubblico, rafforzando ulteriormente la capacità operativa del reparto nella gestione delle problematiche locali. La loro funzione è distintiva e cruciale, e la loro esistenza è interconnessa con quella dell’ Rpc».

Da qui la denuncia di Fioravanti, secondo cui l’ipotesi di chiusura «rischia di comportare la perdita di circa 40 operatori specializzati, un drammatico depauperamento delle forze di polizia disponibili nel territorio, che pregiudicherebbe l’efficacia operativa e ridurrebbe anche notevolmente la capacità di risposta a situazioni critiche e emergenziali».

Il Mosap assicura, dunque, un’azione di «decisa opposizione a questa ipotesi e continuerà a lavorare per garantire che l’Umbria e anche le Marche non subiscano un ulteriore indebolimento della loro sicurezza pubblica, perché non può esistere un’equazione semplice di risparmio: ogni soppressione di presidi di polizia e carabinieri ha conseguenze dirette sulla vita quotidiana dei cittadini e noi ci batteremo affinché ciò non accada».

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