Perugia, la sindaca incontra il procuratore generale: «Su droga no stigma, ma informare sui rischi»

La sindaca di Perugia Vittoria Ferdinandi nella giornata di giovedì a incontrato a Perugia il procuratore generale Sergio Sottani.

L’appuntamento, che la sindaca ha descritto «piacevole e denso di idee e proposte» è stata l’occasione per confrontarsi sui temi del disagio giovanile, delle dipendenze e più in particolare dell’uso di sostanze stupefacenti. Ferdinandi ha commentato come questi aspetti abbiano poi ripercussioni anche sulla questione della sicurezza urbana della città ma in più occasioni, come anche in questa, ha avvertito la necessità di ribadire che la repressione è una parte della soluzione, che per essere raggiunta necessita di molto altro, a patire dalla prevenzione. 

«Parlare nelle scuole dei rischi legati all’utilizzo di sostanze è fondamentale. Non è con lo stigma – ha scritto Ferdinandi su Facebook -, o nascondendo il problema, che si risolve la questione. Dobbiamo creare una generazione consapevole dei rischi personali e collettivi.  Lo spaccio è un fenomeno complesso, che avvelena le nostre comunità, le famiglie, riempie le carceri e le tasche delle organizzazioni criminali. Al piano repressivo, necessario, va affiancato quello della prevenzione sul tessuto sociale: la scuola, l’università, il lavoro, l’aggregazione, offrire modelli culturali diversi». 

Ferdinandi ha poi aggiunto di non volere essere ricordata come amministratrice che si volta dall’altra parte: «La pandemia ha lasciato strascichi importanti, e poco considerati, sulle nuove generazioni. Aumentano i disagi psicologici, le paure, le ansie. Non possiamo permetterci di essere ricordati come la generazione di amministratori che ha scelto di voltarsi dall’altra parte. Ritengo fondamentale che il Comune si faccia portavoce attivo di questa battaglia. Anche per questo motivo ringrazio il Procuratore Sottani per l’incontro di questa mattina e per l’attenzione che rivolge da tempo su questi temi. Sono felice di aver avuto  l’occasione per porre le basi di un percorso comune che mi auguro proseguirà in maniera fruttuosa da qui ai prossimi anni».