Umbria

Perugia, Ferdinandi: «Sulla salute mentale e il disagio occorre unire le forze»


di Vittoria Ferdinandi*

In questi giorni difficili, segnati dalla costernazione e dal dolore, sento forte l’urgenza di stringermi intorno a tutti coloro che sono stati travolti dai tragici eventi che si sono succeduti in questi ultimi giorni. Famiglie, amici e conoscenti che stanno vivendo un dramma personale che si è fatto collettivo. A Fratticciola Selvatica si è consumata una tragedia familiare. Rimaniamo attoniti e sgomenti di fronte a quanto è accaduto.

Dallo sfondo di quello che non rappresenta solo l’ennesimo atroce femminicidio, sembrano emergere, sempre più nitidi, aspetti legati alla salute mentale. Temi che troppo spesso s’intrecciano anche in contesti sociali insospettabili. Nel silenzio e nella solitudine si consumano drammi che devono poter essere prevenuti. Ieri è volata via anche una giovane vita, poco prima che suonasse la campanella del suo primo giorno di scuola. Con un balzo nel vuoto, il suo vuoto è risuonato in tutta la città e si è fatto incolmabile. Ed è con il cuore pesante che rivolgiamo le più sentite condoglianze alla sua famiglia, ai compagni di scuola e ai suoi amici.

Perugia ha pianto e continua a piangere, a distanza di poche ore, tre donne che ci ricordano, con cruda evidenza, la necessità di affrontare temi complessi e urgenti che spesso restano silenziosi, come il disagio mentale, la violenza sulle donne e la solitudine dei nostri giovani. Non possiamo ignorare il dolore e la sofferenza che, purtroppo, molti individui e famiglie affrontano ogni giorno. Come amministratori pubblici è nostro dovere lavorare affinché nessuno si senta solo, affinché i segnali di aiuto vengano ascoltati e accolti.

Su questo fronte sentiamo di unire le forze, come dimostra la presa di posizione assunta ieri dai capigruppo di maggioranza e opposizione, per creare spazi di ascolto, supporto e prevenzione. È fondamentale promuovere una cultura che valorizzi la vita, il rispetto reciproco e il benessere psicologico, prevenga il disagio affinché tragedie come queste non si ripetano mai più. Invitiamo tutti a riflettere su questi temi e a contribuire attivamente, a partire dal mondo della scuola, a un cambiamento culturale che possa migliorare il benessere della nostra comunità. Solo insieme possiamo costruire un futuro in cui ogni persona abbia la possibilità di sentirsi supportata e compresa.

Penso a una città che cura, che rimane vigile e attenta, che si fa carico delle fragilità promuovendo l’inclusione: prima che la solitudine e il disagio abbiano la meglio sulla vita, prima di arrivare a piangere altre vite spezzate.

*Sindaca di Perugia

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