Perugia, Del Pinto vince al Tar: il concorso per il primario di Cardiologia è da rifare
di Daniele Bovi
Il concorso per il primario di Cardiologia dell’Azienda ospedaliera di Perugia dovrà essere ripetuto, almeno nella parte relativa al colloquio orale. A stabilirlo è stato il Tar dell’Umbria, che nelle scorse ore ha accolto parzialmente il ricorso presentato dal dottor Maurizio Del Pinto, giudicando illegittima la valutazione del colloquio da parte della commissione esaminatrice.
La vicenda Del caso un anno fa si era parlato moltissimo, con tanto di accuse incrociate in consiglio regionale. La selezione per la direzione della Cardiologia del Santa Maria della misericordia era stata avviata nel settembre 2023. Al concorso erano stati ammessi tre candidati: Maurizio Del Pinto e Gianluca Zingarini (entrambi noti professionisti in forze al nosocomio perugino) e Leonardo De Luca, proveniente da fuori regione. Quest’ultimo, però, ha rinunciato alla partecipazione dopo aver accettato un incarico a Pavia. Il colloquio, svoltosi il 27 febbraio 2024, si è concluso con la valutazione negativa per entrambi i candidati rimasti in gara: sia Del Pinto che Zingarini hanno ottenuto 15 punti su 30, sotto la soglia minima di idoneità fissata a 21. Una procedura che dunque si è chiusa senza un vincitore, scatenando un vespaio di polemiche.
Il concorso All’inizio del marzo 2024 l’Azienda ospedaliera ha formalizzato l’esito del concorso e, a quel punto, Del Pinto ha presentato ricorso al Tar, impugnando la valutazione della prova orale e altre fasi della selezione. I giudici hanno ritenuto che la valutazione del colloquio fosse viziata da un difetto di motivazione. In particolare, il Tar ha evidenziato che la commissione si era limitata a esprimere un giudizio sintetico di «ampia insufficienza sull’argomento gestionale e organizzativo», senza attribuire punteggi specifici alle singole domande né fare riferimento a criteri di valutazione chiari e predeterminati.
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La sentenza «La motivazione tramite punteggio numerico o giudizio sintetico – si legge nella sentenza – è ammissibile in presenza di criteri di valutazione predeterminati e sufficientemente specifici, che consentano di ricostruire “ab externo” il fondamento di tale giudizio». In assenza di questi criteri, la valutazione è stata considerata illegittima. Di conseguenza, la magistratura amministrativa ha annullato la procedura concorsuale limitatamente alla fase del colloquio, ordinando all’Azienda Ospedaliera di di ripetere la prova orale con criteri di valutazione chiari e motivazioni dettagliate per ogni candidato.
I motivi respinti Altri motivi di ricorso invece sono stati respinti. In particolare, il Tar ha giudicato legittima la domanda sulla delega in un’azienda sanitaria, ritenendola pertinente alle competenze manageriali richieste per il ruolo. Non ha considerato rilevante il fatto che i candidati fossero stati identificati prima del sorteggio dei quesiti, escludendo che ciò avesse compromesso l’imparzialità del concorso. Ha inoltre riconosciuto che il sorteggio della commissione non era avvenuto secondo le modalità previste, ma ha ritenuto che questo non avesse avuto un impatto significativo sulla regolarità della selezione. Infine, la magistratura ha respinto la contestazione sulla genericità degli argomenti della prova orale, giudicando le informazioni fornite dal bando sufficientemente chiare. L’Azienda dovrà ora riconvocare la commissione per una nuova valutazione del colloquio.
I concorsi Dopo l’esito del concorso, a guidare il reparto come facente funzioni è il dottor Rocco Sclafani. Nel frattempo, Zingarini e Del Pinto sono stati confermati alla guida rispettivamente dell’Unità di terapia intensiva cardiologica e dell’Aritmologia, strutture facenti capo alla Cardiologia. Negli ultimi tempi molte caselle relative ai primariati – a Perugia e non solo – sono state riempite mentre altre, come l’ormai clamoroso caso di Gastroenterologia (il reparto del Santa Maria da oltre un decennio senza primario), rimangono scoperte. Nel novembre scorso, Del Pinto si è candidato a sostegno di Stefania Proietti nella lista Umbria per la sanità pubblica, senza riuscire a centrare l’elezione.
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