Umbria

Perugia con la Global Sumud Flotilla, presidio in centro storico


di Vincenzo Diocleziano

Anche Perugia si è unita oggi alla giornata di mobilitazione nazionale che accompagna la partenza della Global Sumud Flotilla (Gsf), l’iniziativa internazionale che, tra gli altri obiettivi, intende portare sostegno concreto al popolo palestinese. La città umbra ha risposto all’appello delle associazioni, inserendosi nel coro delle realtà italiane che hanno scelto di manifestare vicinanza e solidarietà a chi da anni vive in condizioni di assedio e privazioni. La Gsf, nata da una rete di attivisti e associazioni a livello globale, rappresenta un gesto simbolico e pratico allo stesso tempo: dal mare, con una flotta che punta a rompere l’isolamento, e da terra, con manifestazioni e presidi che rilanciano l’urgenza di non lasciare solo un popolo nella propria resistenza quotidiana.

La manifestazione Il cuore della mobilitazione in città è stato piazza della Repubblica, dove nel tardo pomeriggio si è svolto un presidio organizzato dalle Donne in Nero e dall’Udi di Perugia. Un’ora di testimonianza collettiva, tra silenzi carichi di significato e parole di denuncia, bandiere e cartelli che hanno reso visibile una presa di posizione chiara: schierarsi dalla parte dei diritti umani e della pace. «Oggi ci siamo ritrovate in Piazza della Repubblica – hanno detto i manifestanti -perché crediamo che non sia possibile rimanere indifferenti. La Global Sumud Flotilla parte dal mare per rompere l’assedio, ma la solidarietà deve partire anche da terra, da città come la nostra. Per questo abbiamo deciso di esserci, di metterci la faccia, le bandiere, i cartelli, i silenzi e le parole.»

Un legame tra mare e terra Se dal mare partono le imbarcazioni cariche di messaggi e di aiuti, dalle piazze italiane arriva un vento di solidarietà: «Soffiamo anche da terra», dicono le associazioni, indicando la volontà di fare la propria parte attraverso la partecipazione e la testimonianza pubblica.

Cittadinanza attiva Al di là della contingenza legata alla Global Sumud Flotilla, l’iniziativa di oggi ha ricordato a tutti il valore della cittadinanza attiva. «Essere presenti in piazza, dedicare un’ora del proprio tempo a una causa che travalica i confini nazionali, significa assumersi la responsabilità di non restare neutrali davanti a ingiustizie che riguardano l’umanità intera». Perugia non è nuova a mobilitazioni di questo tipo. Nel corso degli anni la città ha ospitato iniziative dedicate alla pace, ai diritti e alla cooperazione internazionale. Il presidio di oggi si inserisce in questo solco, confermando la continuità di un impegno civile che caratterizza da tempo il tessuto associativo locale.

Un messaggio che guarda al futuro Al termine dell’iniziativa, gli organizzatori hanno ribadito la volontà di continuare a portare avanti momenti di partecipazione e di sensibilizzazione. «La mobilitazione di oggi – hanno spiegato – non si esaurisce con la partenza della Global Sumud Flotilla, ma vuole contribuire a mantenere alta l’attenzione sul tema dei diritti umani in Palestina e sul valore della solidarietà internazionale».

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