Perugia Civica: il congresso elegge i dirigenti che guideranno il movimento. Tutti i nomi
Si è svolto questa mattina al Barton Park di Perugia il congresso comunale di Perugia Civica. Presenti, tra gli altri, il capogruppo Nilo Arcudi e il consigliere comunale Chiara Calzoni. L’evento – si legge in una nota – ha visto una significativa partecipazione di iscritti, simpatizzanti e cittadini, confermando il radicamento del movimento nel territorio e il crescente interesse verso la sua proposta politica.
Il congresso Durante i lavori congressuali sono stati eletti i nuovi organismi dirigenti che guideranno il movimento nella prossima fase politica e organizzativa. Marco Brusco è stato eletto presidente comunale, mentre Massimiliano Mipatrini e Giovanni Rende assumeranno il ruolo di coordinatori comunali. Alla presidenza della Commissione Garanzia è stato designato Carlo Castori e Antonio Polenzani sarà il responsabile dell’organizzazione. Nella prima riunione del nuovo direttivo comunale verranno inoltre individuati i responsabili dei dipartimenti tematici, che avranno il compito di lavorare in modo coordinato sui principali ambiti programmatici.
Priorità politiche Il Congresso – prosegue il comunicato – ha anche approvato all’unanimità la mozione congressuale che definisce le priorità politiche e amministrative per i prossimi anni, basate – si legge – su un approccio improntato alla concretezza, alla sicurezza e all’ascolto dei cittadini, con l’obiettivo di superare rigidità ideologiche e ostacoli burocratici.
I punti centrali Tra i punti centrali della linea politica di Perugia Civica – viene sottolineato – figurano l’attuazione delle Case della Comunità del Pnrr come presìdi sanitari territoriali accessibili e operativi, la realizzazione del Nodo di Perugia e del collegamento diretto con l’Alta Velocità, un piano strutturale per la sicurezza nelle zone più fragili della città, con particolare attenzione a Fontivegge, e una gestione fiscale orientata all’equità, senza introdurre nuove tasse. Viene inoltre proposto un nuovo Piano Regolatore ispirato alla qualità urbana, alla semplificazione e alla sostenibilità, oltre a scelte sui rifiuti fondate su dati oggettivi e sull’interesse pubblico, incluso il dibattito sul termovalorizzatore. Centrale – viene detto – sarà anche l’impegno per rafforzare il tessuto sociale, riconoscendo un ruolo essenziale al volontariato, alle reti civiche e alle associazioni.
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