Perugia, altre 14 associazioni vogliono aprire una loro sede a Fontivegge
di Daniele Bovi
Sono quattordici le associazioni che hanno presentato richiesta per ottenere spazi nell’area di Fontivegge-Bellocchio, nell’ambito del progetto del Comune di Perugia per la riqualificazione sociale del quartiere. La selezione, avviata con un bando pubblico alla fine del 2024, ha portato all’ammissione di dodici realtà del Terzo settore, mentre due sono state escluse per mancanza dei requisiti formali.
Il percorso L’iniziativa si inserisce in un percorso avviato già nel 2016 con il Bando periferie del governo Gentiloni e proseguito negli anni con l’acquisizione in comodato di immobili privati da destinare ad attività sociali e culturali. Alla fine dell’anno scorso, la giunta comunale ha deciso di dare continuità al progetto, puntando a consolidare il ruolo delle associazioni nel tessuto urbano per favorire la partecipazione e il presidio attivo del territorio.
La procedura Il bando, pubblicato nel dicembre 2024, prevedeva la possibilità per gli enti del Terzo settore di ottenere l’assegnazione gratuita di alcuni immobili che si trovano in via del Macello. Il Comune, in qualità di comodatario principale, si impegna a coprire le spese per tributi e oneri condominiali, garantendo così la fruibilità degli spazi da parte delle associazioni.
L’iter Delle quattordici domande arrivate agli uffici del Comune entro la scadenza del 28 febbraio, tutte sono state inizialmente ammesse, con nove di esse soggette a riserva. Il passaggio successivo ha riguardato la verifica dell’iscrizione al Runts (il Registro unico nazionale del Terzo settore), requisito essenziale per accedere alla concessione. A seguito dei controlli, due associazioni non hanno superato la selezione.
Gli obiettivi L’obiettivo del progetto in generale è quello di consolidare la presenza associativa nel quartiere, favorendo attività che contrastino il degrado e rafforzino il senso di comunità. Il progetto prevede inoltre una maggiore flessibilità contrattuale per i proprietari degli immobili, ai quali sarà riconosciuta la possibilità di riottenere la disponibilità degli spazi qualora trovassero acquirenti o affittuari.
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