Perquisita la sede del Rassemblement National. Bardella: “Persecuzione politica”
Sono le 8:50 del mattino quando una ventina di agenti della Brigade financière — l’equivalente francese della guardia di Finanza — piombano armati e con giubbotti antiproiettile, accompagnati da due giudici istruttori, nella sede parigina del Rassemblement National, partito sovranista guidato da Marine Le Pen.
Secondo quanto riferito dalla procura di Parigi, oltre agli uffici centrali del partito sono state perquisite anche “le abitazioni di persone che gestiscono queste società”. L’indagine è stata aperta il 3 luglio 2024 nei confronti di un “individuo non identificato”, in seguito a segnalazioni “provenienti da fonti istituzionali”. I reati ipotizzati sono truffa ai danni di un ente pubblico e prestito abituale da parte di una persona fisica a un partito politico.
La replica di Rassemblement National
“Mai, sotto la Quinta Repubblica, un partito di opposizione ha subito un accanimento tanto sistematico”, denuncia su X il presidente del partito Jordan Bardella.
Depuis 8h50 ce matin, le siège du Rassemblement National – y compris les bureaux de ses dirigeants – font l’objet d’une perquisition menée par une vingtaine de policiers de la Brigade financière, armés et en gilets pare-balles, accompagnés de deux juges d’instruction.
Tous les…
— Jordan Bardella (@J_Bardella) July 9, 2025
La polizia ha sequestrato tutte le email, i documenti e i registri contabili del principale partito d’opposizione. Secondo Bardella, l’operazione è avvenuta “senza che si conoscano, a questo stadio, le precise contestazioni su cui si basa tale azione”. Di fatto, tutta l’attività elettorale del Rassemblement National — dalle campagne regionali alle elezioni presidenziali, passando per regionali e legislative — è ora sotto il controllo della magistratura. “Quest’operazione, spettacolare e senza precedenti, rientra chiaramente in una nuova campagna di accanimento. Si tratta di un grave attacco al pluralismo e all’alternanza democratica”, accusa ancora Bardella. Rn, al momento, è il primo partito per consenso popolare e maggiormente in crescita alle ultime elezioni.
I precedenti
Non è la prima volta che il partito finisce nel mirino della magistratura. Il riferimento implicito di Bardella è alla sentenza di primo grado del 31 marzo, che ha condannato Marine Le Pen per appropriazione indebita di fondi del Parlamento europeo. In quella decisione, la leader del RN è stata dichiarata ineleggibile per cinque anni, nonostante si trattasse del primo grado e la pena accessoria sia ancora soggetta ad appello. Il verdetto definitivo è atteso per l’estate del 2026, data cruciale in vista delle presidenziali francesi.
Non finisce qui. È tuttora in corso una seconda inchiesta, avviata dalla Procura europea antifrode (EPPO), che riguarda il gruppo parlamentare Identità e Democrazia, di cui il Rassemblement National ha fatto parte nella scorsa legislatura a Bruxelles.
Secondo il Dipartimento Affari Finanziari dell’UE, il partito avrebbe speso impropriamente oltre 4,3 milioni di euro tra il 2019 e il 2024.
Bardella ha commentato duramente anche questo dossier: “Considero questo un segnale di una nuova operazione di vessazione da parte dell’amministrazione del Parlamento europeo”.