Campania

Permesso negato per 10 anni, il Comune perde nuovamente al Tar e ora rischia maxi risarcimento


Nuova pesante battuta d’arresto per il Comune di Aversa sul fronte giudiziario. Il Tar Campania, con la sentenza n. 7414 del 13 novembre, ha infatti annullato il diniego opposto dall’amministrazione alla realizzazione di una struttura sanitaria polivalente proposta dalla società Omega, rappresentata dall’avvocato Fabrizio Perla. Un progetto presentato nel lontano 2014 e rimasto per un decennio bloccato da provvedimenti che i giudici amministrativi hanno definito, di volta in volta, illegittimi, infondati e immotivati.

La vicenda ha origine nel 2014, quando Omega deposita la richiesta di permesso a costruire in un’area urbanisticamente idonea, a sud della città. Dopo una lunga fase di inerzia del Comune, nel 2015 arriva la prima sentenza (n. 2809) con cui il Tar condanna l’ente e gli impone di pronunciarsi. Ma quando sta per insediarsi un commissario ad acta, il Comune rigetta l’istanza adducendo motivazioni legate alla destinazione urbanistica dell’area: un diniego che nel 2019 viene annullato (sentenza n. 5953) perché il progetto risulta pienamente conforme alle norme vigenti.

Nonostante il nuovo richiamo dei giudici, l’amministrazione resta ancora inattiva. Nel 2022 arriva un’altra condanna (sentenza n. 6070), ma anche in questo caso, alla vigilia dell’ingresso del commissario, il Comune oppone un nuovo stop: questa volta sostenendo che sarebbe necessario un parere preventivo dei Vigili del Fuoco.

Nuovo ricorso al Tar che ha messo la parola fine alla vicenda. I giudici, accogliendo il ricorso dell’avvocato Perla per Omega, chiarisce l’illegittimità e l’inconsistenza assoluta del diniego del Comune peraltro aggiungendo che lo stesso sia totalmente privo di qualsiasi spiegazione o motivazione a fronte invece dei puntuali e articolati chiarimenti forniti da Omega, che, non solo evidenziava l’assurdo comportamento del Comune (dopo 10 anni e tre sentenze, negando per il parere) ma soprattutto ha spiegato perfettamente che per quel tipo di realizzazione nemmeno occorresse alcun parere favorevole dei Vigili del Fuoco.

Condannando il Comune di Aversa anche al pagamento delle spese, il Tar non ha infine mancato di stigmatizzare il comportamento del Comune di Aversa in una vicenda per la quale sembra inevitabile attendersi un mega risarcimento, che va ad aggiungersi alle già note vicende Lisieux e di recente Idea.


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