Umbria

Perde il Perugia e picchia la compagna: indagato per maltrattamenti 


di Enzo Beretta

Sentita questa mattina, con la formula dell’incidente probatorio, una donna vittima di presunti maltrattamenti in famiglia commessi dal suo compagno, un 54enne perugino, che contro di lei avrebbe tenuto «una condotta aggressiva e violenta» provocata «dai rapporti conflittuali con l’ex moglie o con la figlia» ma anche «da futili motivi connessi alle cattive prestazioni della squadra di calcio del Perugia». L’audizione della donna è avvenuta al primo piano del palazzo di giustizia in via XIV Settembre, dove si trovano gli uffici del giudice per le indagini preliminari. Ovviamente nel corso di un’udienza a porte chiuse il giudice Simona Di Maria ha sentito le dichiarazioni della persona offesa, assistita dall’avvocato Catia Ferreri, poiché – secondo quanto si apprende – pure lei è indagata dalla Procura della Repubblica di Perugia con l’accusa di violenza privata, in seguito ad una denuncia del compagno. All’esito del confronto il gip ha rimandato gli atti in Procura. 

Le aggressioni Per il momento le accuse sono cristallizzate nel capo di imputazione scritto dal pubblico ministero Patrizia Mattei nel quale si racconta che le presunte condotte violente commesse dal 54enne perugino, difeso dall’avvocato Maria Bruna Pesci, sono stati provocate non solo dai rapporti conflittuali con l’ex moglie e la figlia, oppure dalle sconfitte della squadra del cuore, ma anche «dalla gestione delle spese del menage familiare». Il pubblico ministero racconta di «parole ingiuriose (tra le altre ‘pezzente’ e ‘morta di fame’) pronunciate dall’uomo con «frequenza quotidiana». Non sono mancati «episodi di aggressione verbale fisica con spintoni, strattonamenti, schiaffi al volto, tirate di capelli e calci». Una volta, nel giugno 2018, «adirato a seguito di una discussione con la ex moglie, l’ha spinta giù dalle scale, provocando le conseguenze fisiche al ginocchio». Un’altra volta «ha spinto la compagna per terra e le è salito sopra, provocandole dolori alla schiena». L’ha pure «presa a calci e le ha tirato i capelli». 

Il coltello Attimi di terrore, nell’aprile 2024, quando «la inseguita dentro la loro abitazione con un coltello, minacciando di sgozzarla»: «Le scagliava un fendente con cui strappava la maglia da lei indossata, senza però ferirla». L’indomani mattina – è sempre la ricostruzione del pubblico ministero – «proseguiva buttandola a terra e puntandole il coltello alla gola». In questo rapporto la gelosia sembrerebeb aver giocato un ruolo importante: «Il 9 settembre 2024, a seguito di una discussione con la persona offesa, dovuta a motivi di gelosia di quest’ultima,che voleva vedere il cellulare di lui in quanto sospettava la presenza di foto di un’altra donna, la insultava, la afferrava per i capelli, facendola cadere a terra e le intimava ‘ti lascio stramortita a terra’», per poi «prenderla a calci e pugni e chiuderla fuori di casa». «Con tutto ciò – conclude il pm – causandole un clima di convivenza insopportabile e doloroso». 

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