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perché Musk “sbaglia a provocare troppo” Trump – Il Tempo


Le accuse incrociate tra Donald Trump ed Elon Musk sono state oggetto di dibattito a 4 di sera, il talk-show di politica e di attualità condotto da Paolo Del Debbio. “Gli ho chiesto di andarsene, è semplicemente impazzito”, ha tuonato il presidente degli Stati Uniti, minacciando lo stop a tutti i contratti governativi del proprietario di X. Il capo di Tesla ha replicato duramente su X: “È il momento di fondare un nuovo partito?”, ha digitato lanciando un sondaggio. Poi ha sganciato la bomba: “Trump è negli Epstein files”. Ospite in studio, Gianluigi Paragone ha provato a fare il punto di questo passaggio fulmineo da dichiarazioni di amicizia a bordate cariche di tensione. 

 

 

Elon Musk, secondo il giornalista, “sbaglia a provocare troppo” Donald Trump. Il motivo? “Perché anche quando dice e quando minaccia di sfilare Starlink, SpaceX dalla NASA”, ha spiegato, deve tenere in considerazione “che non è più l’unico interlocutore come anni fa”. Peter Thiel, imprenditore e politico statunitense di origine tedesca, “tanto per fare un nome, oggi è molto più forte e il suo impianto sta diventando uno dei più grandi avversari di Starlink barra SpaceX”, ha sottolineato Paragone. “Laddove lui decidesse di sfilarsi, sono già pronti dei nuovi player, dei nuovi attori protagonisti”, ha chiosato. 




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