Perché Israele ha chiamato Rising Lion l’attacco contro l’Iran?
Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha spiegato che l’attacco, soprannominato “Rising Lion“, ha lo scopo di “ridurre la minaccia iraniana alla sopravvivenza stessa di Israele”, ed ha aggiunto che durerà “molti giorni”. È il più imponente attacco diretto tra i due Paesi nella storia recente del Medioriente: oltre 200 velivoli dell’aeronautica israeliana hanno preso parte all’azione, supportati da cyber-attacchi e operazioni di intelligence mirate. Gli obiettivi colpiti comprendono le aree di Natanz, Khondab, Khorramabad, Teheran e Isfahan, strategiche per il programma nucleare iraniano.
Ma per quale motivo l’operazione militare è stata chiamata Rising Lion, ovvero “leone nascente“? La simbologia ha sempre una grande importanza nella strategia militare israeliana, come confermato dal nome delle operazioni contro Hamas, per esempio, che quasi sempre hanno richiami biblici. In questo caso, però, il riferimento è molto più recente. Il leone che il governo di Nethanyahu ha voluto richiamare è un simbolo iraniano, quello che si trovava sulla bandiera del Paese prima che andassero al potere gli ayatollah, quindi prima del 1979. È come se Israele volesse mettere in guardia gli iraniani: non siamo contro di voi e il vostro Paese, il nostro obiettivo è il regime instaurato da Khomeini. Diverse volte, in passato, gli israeliani hanno ammesso che tra i loro obiettivi strategici ci sarebbe proprio quelo di far cadere il regime al potere da 46 anni a Teheran. Un regime contro cui spesso il popolo iraniano ha provato inutilmente a ribellarsi, trovandosi schiacciato dalla reazione violenta del potere.
Simbolo di forza e coraggio, il leone era un animale accostato, nella cultura islamica, alla figura di Alì, cugino e genero di Maometto. Ed è altresì un vero e proprio simbolo dello Shah di Persia, il cui ultimo rappresentante fu Reza Shah Pahlavi, deposto nel 1979 dopo la rivoluzione di Khomeini.
Nella vecchia bandiera iraniana
era raffigurato il leone con il sole, così come il felino si poteva trovare sulle monete e gli stemmi affissi sulle facciate dei palazzi del governo. Con la rivoluzione iraniana questo simbolo, come altri, venne abbattuto.
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