Mondo

Perché i rapporti tra New Delhi e Mosca rallentano l’accordo Ue-India

BRUXELLES – Sono trascorsi poco più di sei mesi da quando in febbraio l’intera Commissione europea si è recata a New Delhi per celebrare il rilancio dei rapporti tra Unione europea e India. Da allora le tensioni internazionali si sono terribilmente accresciute, a tal punto che ieri Bruxelles ha avvertito il governo indiano che i suoi rapporti con Mosca potrebbero nuocere alle relazioni bilaterali. I due partner stanno negoziando un accordo commerciale «molto difficile».

Due le questioni che stanno pesando sul rapporto tra Unione europea e India: da un lato gli acquisti di petrolio russo, malgrado le sanzioni europee contro Mosca in piena guerra ucraina; e dall’altro la partecipazione di militari indiani all’esercitazione russa Zapad attualmente in corso. «Ci sono chiare aree di disaccordo», ha ammesso l’Alta Rappresentante Kaja Kallas qui a Bruxelles. Gli acquisti di greggio russo «sono ostacoli alla nostra cooperazione e al rafforzamento delle nostre relazioni».

A proposito della partecipazione indiana all’esercitazione russa, la signora Kallas ha precisato: «È fonte di grande preoccupazione per noi. È una scelta da parte di New Delhi che non prendiamo alla leggera». L’India doveva diventare la nuova sponda europea in Asia, ma per ora l’obiettivo si sta rivelando sofferto. Durante la stessa conferenza stampa, il commissario al Commercio Maroš Šefčovič ha fatto il punto sul negoziato bilaterale in vista di un accordo di libero scambio.

L’uomo politico slovacco ha definito la trattativa «molto difficile». Ha ammesso che la tornata negoziale della settimana scorsa non è andata bene: «Speravo di poter registrare maggiori progressi». Il commissario ha ribadito l’obiettivo di raggiungere un accordo che sia «equilibrato e vantaggioso per entrambe le parti». Ha poi ricordato che i negoziatori indiani «sono molto ostici». Tradizionalmente, il mercato indiano è tra i più chiusi al mondo.

Il tentativo di aprire nuovi canali commerciali con l’India è comprensibile. Già oggi l’interscambio di merci vale 120 miliardi di euro all’anno. Circa seimila imprese europee sono presenti nel paese. «Negli ultimi dieci anni – ha spiegato ieri il commissario Šefčovič – l’interscambio è cresciuto del 90%, tanto che l’Unione europea è diventata il primo partner commerciale dell’India, prima della Cina e degli Stati Uniti. Vista la taglia dell’India, c’è spazio per rafforzare le nostre catene di produzione».


Source link

articoli Correlati

Back to top button
Translate »