perché a Roma il gaming non è solo intrattenimento
A Roma il settore del gaming si configura come un ambito sempre più articolato che va ben oltre la semplice dimensione ludica: la città, infatti, offre una varietà di iniziative che integrano cultura, formazione e socializzazione, rendendo il gaming un fenomeno multidimensionale.
Si comprende la centralità di questo settore per la capitale a partire dalle istituzioni museali che ospita, che celebrano la storia e l’evoluzione dei videogiochi.
Il GAMM Game Museum ad esempio, il più grande museo dei videogiochi in Italia, è situato in Piazza della Repubblica ed offre un’esperienza immersiva attraverso esposizioni tematiche che raccontano l’evoluzione del medium videoludico. I visitatori possono esplorare la storia di personaggi iconici come Pac-Man e Super Mario, partecipando attivamente a percorsi interattivi.
Nel corso dell’anno però si susseguono eventi incentrati sul gaming, tra cui il Rome Video Game Lab, previsto dall’8 all’11 maggio 2025 presso il WEGIL nel quartiere Trastevere. Una vera e propria fiera che rappresenta un punto di incontro tra professionisti del settore, appassionati e neofiti.
Questo festival promuove il videogioco come elemento culturale, sociale e artistico, offrendo workshop, conferenze e spazi espositivi dedicati alle ultime innovazioni tecnologiche, celebrando il gioco come elemento non solo ludico ma prodotto culturale a 360°.
Roma, inoltre, vede la diffusione di locali che combinano l’offerta gastronomica tipica della capitale con l’esperienza videoludica. Il Playground Esport Pub, ad esempio, può essere un buon esempio in tal senso.
Il locale, infatti, offre ai clienti la possibilità di cimentarsi con simulatori di guida, postazioni PC da gaming e una vasta selezione di giochi da tavolo, creando un ambiente che favorisce l’interazione sociale attraverso il gioco.
L’arte del gioco trova spazio anche in mostre come Art of Play, una mostra immersiva dedicata all’arte del gioco, con 16 installazioni interattive che invitano adulti e bambini a esplorare il mondo del gioco in modo innovativo. Queste iniziative evidenziano come il gaming possa essere un veicolo per esperienze culturali e artistiche.
Occorre sottolineare l’importanza del fatto che il videogioco viene considerato, in contesti come questi, un prodotto sociale a tutti gli effetti. Altrettanto evidente, però, è come il concetto di gaming abbia declinazioni anche molto differenti tra loro. Risulta perciò fondamentale aver presente che quando si parla di gaming è bene non fare di tutta l’erba un fascio ma aver ben presenti le differenze sostanziali.
Solitamente fiere ed eventi di settore aperti al pubblico hanno come elementi centrali i giochi su console o gli eSports, lasciando invece minor spazio ai giochi di slot ad esempio, che talvolta possono contare su eventi dedicati a produttori e fornitori.
Più difficile è la collazione dei giochi che derivano dalle app: sebbene il mobile gaming raggiunga numeri da capogiro, l’offerta è talmente ampia e variegata (oltre che soggetta a continui cambiamenti) che è difficile creare eventi dedicati solo ed esclusivamente a questa modalità di intrattenimento, che si ritrova perciò nelle canoniche fiere pensate al gioco in senso lato.
In grande crescita, inoltre, sono i festival che mettono al centro della scena i giochi da tavolo, incentivando la scoperta di un mondo che va ben oltre i soli Monopoly, Risiko e Cluedo.
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