Per le strade di Bari ancora troppe barriere architettoniche
Le luci rosse dei semafori sul marciapiede, in alcuni angoli del centro di Bari, aumentando la sicurezza degli attraversamenti, soprattutto per persone ipovedenti o con disabilità uditiva, rappresentano un passo concreto per garantire maggiore autonomia, ma certo non cancellano le barriere ancora presenti. Percorrendo la città con lo sguardo di chi si muove con una disabilità, le difficoltà incontrate e segnalate ai microfoni – ma anche a telecamere spente – riguardano marciapiedi sconnessi, gradini senza scivoli, attraversamenti insicuri, come nel caso di strade, prive di semaforo e rampe d’accesso.
Sono in molti a scegliere il silenzio davanti alle telecamere, per imbarazzo, riservatezza generata dalla paura di essere etichettati o rassegnazione. Ma altrettanti sono convinti che Bari debba fare di più per abbattere le barriere architettoniche ancora presenti in città. A complicare il quotidiano anche l’accesso a negozi e luoghi pubblichi. Sul fronte del mare, si attende che i lavori a Torre Quetta rendano la spiaggia accessibile. Più apprezzato, al momento, il waterfront, nel quartiere di San Girolamo, recentemente riqualificato e considerato meglio organizzato.