Lazio

Per il restauro della Torre e la riapertura del Casale della Cervelletta

L’associazione Uniti per la Cervelletta, tramite la sua presidente Irene Ortis, ha lanciato una petizione on line per chiedere il restauro della Torre e la riapertura del Casale della Cervelletta. Non basta infatti, a mio avviso, uno stanziamento di 2 milioni di euro del PNRR per la riapertura del complesso monumentale perché non è prevista la messa in sicurezza della Torre Medievale.

Stiamo parlando di una cifra ridicola per il Comune di Roma e per la Regione Lazio, 600.000 euro, che avevano firmato un Protocollo di Intesa finalizzato alla riqualificazione, il restauro e il relativo recupero funzionale del Casale della Cervelletta. (Protocollo N. 27852 del 16/09/2022). In quell’ambito era stato stabilito che la Regione Lazio avrebbe proceduto all’individuazione delle necessarie risorse finanziarie, con una dotazione massima di € 15.000.000,00, da definire puntualmente in base alla quantificazione economica derivante dalla progettazione, a seguito di apposita assegnazione del Fondo Sviluppo e Coesione (FSC) per il periodo 2021-2027 da sottoporre all’approvazione del CIPESS.

Se non verranno stanziati quei seicentomila euro necessari alla riapertura del Casale, quel protocollo d’intesa sarà solo carta straccia e gli impegni presi dai massimi esponenti di Roma Capitale e Regione Lazio resteranno solo parole al vento.

Noi cittadini, attraverso la firma di questa petizione possiamo sollecitare l’impegno preso dalle istituzioni e ancora disatteso. La tua firma è importante per questo territorio come quella di tutti gli altri. Ci vogliono pochissimi minuti per dire al Comune di Roma che questa città non si ferma al solo centro storico. Riteniamo che il Presidente del IV Municipio e i suoi assessori dovrebbero essere i primi firmatari di questa richiesta. Lo faranno? Chissà?

Ecco il testo della petizione on line:

«Dal 2015 cittadini e associazioni, con continue iniziative, hanno restituito visibilità al Casale della Cervelletta: le Istituzioni (Comune di Roma, IV Municipio, Soprintendenza Speciale di Roma) hanno dunque risposto alle richieste dei cittadini. I primi interventi, tra il 2020 e il 2022, sono stati il “cerchiaggio” della Torre e il risanamento del tetto del Casale gentilizio. Con una seconda fase, grazie a due milioni di euro, fondi PNRR, verranno realizzati (2025-2026) i lavori di restauro conservativo di tutti gli ambienti del Casale. L’avvio di un percorso partecipativo e gli studi per una rifunzionalizzazione del Casale, hanno poi fatto sperare che alla fine dei lavori (primavera del 2006) fosse finalmente possibile la fruizione, almeno parziale, del Casale della Cervelletta. Si sarebbe così raggiunto l’obiettivo primario della Associazione Uniti per la Cervelletta.

In realtà, la riapertura del Casale al pubblico non si potrà realizzare nemmeno nel 2026 in quanto, la Torre medievale, seppure messa in sicurezza nel 2020, necessita di un consolidamento strutturale per non rappresentare un pericolo per i visitatori. Questi lavori di consolidamento potrebbero essere contemporanei al restante restauro, a cantiere avviato.
Non sappiano se il Comune di Roma o altra Istituzione sarà disponibile a questo, se pur minimo impegno economico.

L‘Associazione Uniti per la Cervelletta tenterà tutte le strade, e chiederà al Comune di Roma o altra Istituzione che sarà disponibile a questo impegno economico. Il consolidamento e il restauro della Torre rappresenterà il tema principale delle nostre attività per tutto il 2025. Non permetteremo che il Casale, in esasperante attesa di nuovi finanziamenti, ritorni all’abbandono e a nuovo degrado.»


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