per il 37enne l’accusa diventa omicidio volontario
Non ce l’ha fatto e si è spento dopo quattro giorni di agonia il 70enne Edi Giachi, che era stato investito sotto casa sua a Porto Corsini la sera del 16 ottobre. I Carabinieri avevano già arrestato per il fatto un 37enne originario di Pomigliano d’Arco (Napoli). Ora l’accusa nei suoi confronti diventa di omicidio volontario aggravato.
Proprio lunedì mattina, al Tribunale di Ravenna, si era svolta l’udienza di convalida dell’arresto con l’emissione della custodia cautelare in carcere per il 37enne. L’uomo, nell’occasione, avrebbe sostenuto di avere investito il 70enne involontariamente, cercando di fuggire dall’aggressione da parte dell’anziano e del figlio.
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Tutto è avvenuto intorno alle 22 di giovedì, in via 6 dicembre 1944 a Porto Corsini. Qui secondo quanto ricostruito dall’Arma, il 37enne si sarebbe presentato sotto la casa del figlio del 70enne, forse per vendicarsi di vecchi dissapori fra i due. Inizialmente l’uomo avrebbe provato a danneggiare con un gancio l’auto del rivale, giungendo anche a spargere liquido infiammabile sul veicolo. Padre e figlio sarebbero però scesi in strada scongiurando l’attacco incendiario. A quel punto il 37enne sarebbe salito su una Peugeot investendo il 70enne. Subito dopo l’uomo al volante avrebbe provato di investire nuovamente l’anziano, trascinato via dal figlio. L’anziano era stato poi trasportato d’urgenza al Bufalini di Cesena, dove infine è deceduto.
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