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“Pensavo di avere il reggiseno stretto, poi lo choc: a 30 anni avevo un tumore al colon con 20 metastasi al fegato”: la storia di Radwah Oda

Radwah Oda, 33 anni, texana, analista del controllo del rischio, ha iniziato ad avere problemi intestinali e dolore al petto nell’agosto del 2021, ma pensava di essere “troppo sana” per soffrire di qualcosa di serio. “Mi allenavo fino a cinque volte alla settimana e seguivo una dieta sana”, ha raccontato al Daily Mail. “Così, ogni volta che avvertivo dei sintomi, li ignoravo pensando si trattasse di qualcosa di poco conto”. Dolori sotto il seno destro? Il “reggiseno troppo stretto”. Sangue nelle feci? “Un’ernia, forse”. E poi: “Non ho trovato il tempo per gli appuntamenti dal medico e non mi sottoponevo a un controllo annuale da anni”. Solo quando ha iniziato a vomitare e avvertire forti dolori intestinali si è rivolta al pronto soccorso. La risposta dei medici è stata netta: “È un virus intestinale”.

È stata una TAC, fatta in un secondo momento, a svelare la verità: cancro al colon in stadio avanzato, con venti metastasi al fegato. “Quando il medico me l’ha detto, la stanza è sembrata stringersi intorno a me”, ha raccontato. “Mi sono sentita piccola e vulnerabile, completamente sopraffatta dallo shock”. “Pensavo di aver fatto tutto giusto: mangiavo sano, facevo regolarmente esercizio fisico, usavo prodotti naturali. Ero ancora giovane e credevo di aver fatto tutto il possibile per evitare il cancro”, ha confessato.

Radwah ha iniziato la chemioterapia a settembre 2021. Dodici cicli, poi tre interventi chirurgici: il primo a maggio 2022, con la rimozione di parte del colon e metà del fegato. A dicembre un secondo intervento, ancora sul fegato, e infine un terzo a febbraio 2023. Dopo le operazioni ha provato anche la terapia orale con Lonsurf, ma senza successo: forti effetti collaterali e tumori che continuavano a crescere. Oggi è iscritta a una sperimentazione clinica e aspetta i risultati delle nuove TAC.

Poi, l’appello: “Fate attenzione ai segnali”. Oggi Radwah racconta la sua esperienza per avvertire gli altri: “Non mi sarei mai aspettata una diagnosi di cancro allo stadio quattro a 30 anni”. “Sebbene il cancro abbia preso il controllo di gran parte della mia vita, mi rifiuto di lasciare che mi rubi la felicità. Questa esperienza mi ha insegnato che, anche nelle difficoltà, c’è sempre qualcosa per cui essere grati”, ha detto. Dopo la diagnosi ha creato una lista di desideri: nuotare con i delfini, vedere il Grand Canyon, viaggiare in Europa, fare un safari. Per concludere, un appello: “È importante non perdersi gli appuntamenti annuali e, se qualcosa non ti sembra giusto, parlane. Se non sei d’accordo con la prognosi del tuo medico, difenditi finché non ti ascolta e non sei soddisfatto delle cure che ricevi. Ripensandoci, mi pento di non essermi battuta di più: mi chiedo se avrei potuto scoprire tutto prima”.


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