Pd Terni «senza guida», chiesto rinvio assemblea: «Impossibile individuare una figura»
Il congresso provinciale del Partito Democratico di Terni si è concluso senza riuscire a individuare un nome comune, lasciando i Dem «senza una guida». Per questo i delegati di Passione democratica hanno scritto una lettera per chiedere il rinvio dell’assemblea provinciale prevista giovedì 10 luglio. Il partito sta affrontando «una crisi politica che non può essere ignorata né minimizzata».
Pd Terni Mercoledì pomeriggio, a Perugia, è andata in scena l’assemblea regionale del partito per l’elezione del nuovo segretario. E con il «passo di lato» di Sandro Pasquali, Damiano Bernardini è diventato la nuova guida regionale. La sua vittoria però mette in pausa il congresso provinciale di Terni: «La mancanza di una maggioranza con un’assemblea paritaria tra le due mozioni (40-40) ha reso evidente l’impossibilità di individuare una figura in grado di rappresentare, oggi, una guida per il partito a livello provinciale», scrivono i delegati di Passione democratica. La sfida ternana infatti si era chiusa con un pareggio: Bernardini ha ottenuto 513 voti mentre Pierluigi Spinelli di Casa democratica appena 3 in più, con il risultato che in assemblea le due mozioni hanno entrambe 40 delegati.
La lettera Vista la situazione di stallo, i delegati di Passione democratica chiedono «con fermezza il rinvio dell’elezione del segretario provinciale e l’apertura di una nuova fase politica, di ascolto e confronto. Una fase che consenta di individuare insieme una figura terza, autorevole e inclusiva, in grado di ricostruire fiducia e progettualità comune». Nella lettera, indirizzata tra gli altri a Elly Schlein e Stefano Bonaccini, scrivono ancora: «Il Partito democratico provinciale di Terni è in una crisi politica che non può essere ignorata né minimizzata. Le forzature e le contrapposizioni interne rischiano di acuire la frammentazione del nostro campo, proprio nel momento in cui servirebbero coesione, ascolto e visione condivisa».
Gli obiettivi «Terni e l’intera provincia sono attese da sfide politiche decisive: il rilancio del centrosinistra nei prossimi appuntamenti amministrativi, dopo una sconfitta nella città di Terni che ancora brucia e che non ci ha permesso neanche di andare al ballottaggio e ha visto consegnare la città al sindaco Bandecchi; la costruzione di un’alternativa credibile alla destra, il rafforzamento del radicamento territoriale del Partito democratico. Tutto ciò richiede una guida politica autorevole e capace di unire».
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