Pazienti oncologici mandati a casa senza farmaci, nuove denunce e il caso finisce su La7 [VIDEO]
Pazienti oncologici mandati a casa senza farmaci: è quanto segnalato da alcuni utenti della Asl Lanciano Vasto Chieti. La terapia farmacologica, che può essere distribuita soltanto dalle farmacie ospedaliere, più di una volta sarebbe stata negata ai pazienti. A sollevare la grave problematica, lo scorso agosto dopo una segnalazione, è stato il consigliere regionale di opposizione Antonio Di Marco. Nuovi casi sono poi emersi e la puntata di giovedì 30 ottobre della trasmissione televisiva “L’aria che tira” di David Parenzo, su La7, ha trattato la questione riportando la denuncia di una paziente dell’ospedale di Lanciano che nei giorni scorsi si sarebbe vista negare il farmaco .
I pazienti in cura al “Renzetti” di Lanciano, intervistati fuori dall’ospedale, confessano di convivere con la paura che il farmaco Enhertu, un antitumorale usato per trattare specifici tipi di carcinoma, non sia disponibile. Si tratta di terapie che non possono essere assolutamente sospese. La problematica era stata segnalata dal direttore della farmacia ospedaliera della Asl di Chieti, Fiorenzo Santoleri “sollevato dall’incarico a fine agosto per non ave superato il periodo di prova” è stato ricordato più volte durante la trasmissione. Una situazione giudicata gravissima dagli ospiti in studio.
L’oncologo Silvio Garattini, fondatore dell’istituto Mario Negri, in collegamento con “L’aria che tira’ ha definito “preoccupante che ci sia un’anomalia del genere. Può accadere che in un caso specifico, per ragioni legate all’industria che produce il farmaco, ci sia un ritardo ma qui il problema- ha evidenziato – è la ripetizione. Se c’è un’area dove bisogna prestare attenzione è proprio quella dei pazienti oncologici”.
I giornalisti della trasmissione di La7 hanno verificato quanto denunciato dal consigliere Di Marco che in mattinata ha convocato una conferenza stampa con il capogruppo Pd in consiglio Silvio Paolucci e il presidente della Commissione Vigilanza Sandro Mariani per fare il punto sui casi.
“La nostra sanità non può essere un modello quando costringe malati oncologici a interrompere terapie salvavita per carenze organizzative e di scorte. Quello che è accaduto, di nuovo, nella Asl di Chieti è inaccettabile. Altri pazienti che lottano contro la malattia sono stati rimandati a casa senza i farmaci necessari per proseguire i loro protocolli terapeutici; segnalazioni circostanziate e riconducibili a persone in cura mi sono state portate direttamente e verificatesi a Lanciano la scorsa settimana. Ho chiesto ufficialmente chiarimenti alla direzione generale della Asl e ho ricevuto una risposta del direttore generale, Mauro Palmieri, che smentisce i fatti, categoricamente. Tuttavia le testimonianze raccolte sul campo, comprese quelle della signora che ha denunciato per prima la vicenda, contraddicono la versione ufficiale e descrivono realtà ben diversa. È responsabilità della Regione verificare immediatamente questa discrepanza, per questo andremo avanti”assicura Antonio Di Marco che mercoledì in consiglio regionale ha richiamato a una presa di responsabilità.

“Non basta negare; è necessario accertare le cause, individuare le responsabilità e mettere in campo misure concrete perché simili episodi non si ripetano” sottolinea ancora Di Marco aggiungendo che “il tema della trasparenza che su questa vicenda è mancata, visto ciò che è emerso dalle audizioni registrate in Commissione vigilanza sul primo caso accaduto ad agosto. Il mio scopo non è far arrabbiare Marsilio, com’è successo quest’estate quando prima di verificare ciò che denunciavo, ha preferito darmi dello sciacallo, ma chiedo con forza che la Regione disponga un’immediata verifica interna e ispettiva sulle forniture e sulle procedure di somministrazione presso i reparti chemioterapici della Asl di Chieti; renda pubbliche le risultanze e comunichi i provvedimenti adottati; attivi misure di emergenza per garantire, fin da subito, la disponibilità dei farmaci necessari e percorsi alternativi per i pazienti rimasti senza terapia (fornitura straordinaria, redistribuzione regionale, accordi con strutture limitrofe); chiarisca i contenuti della risposta ufficiale del Direttore Generale e, se necessario, proceda con azioni amministrative conseguenti. Mi muove il dovere nei confronti di chi lotta ogni giorno contro la malattia. Pretendiamo verità, responsabilità e rimedi immediati e magari anche scuse che dal presidente non sono mai arrivate a chi ha dovuto interrompere la terapia”.
Sempre durante la trasmissione “L’aria che tira”, il conduttore ha letto un messaggio del presidente della giunta ragionale dell’Abruzzo, Marco Marsilio, nel quale lo stesso nega la presenza di un problema strutturale di carenza di farmaci oncologici nei presidi ospedalieri abruzzesi parlando piuttosto di “un improvviso aumento della domanda di farmaci”. Mentre sull’ultimo caso riguardante la paziente di Lanciano di cui si è parlato in trasmissione, il governatore ha specificato che il problema si sarebbe verificato in quanto la stessa si era recata con qualche giorno di anticipo a ritirare il farmaco previsto dal suo pianto terapeutico.
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