Pavel Durov divide l’eredità di 15 miliardi tra i suoi 106 figli
Pavel Durov, tra i fondatori di Telegram, al quotidiano francese Le Point ha dichiarato che fine farà il suo immenso patrimonio di quasi 15 miliardi di euro, in parti uguali tra i suoi 106 figli. Il calcolo è presto fatto. Infatti Durov è il padre biologico di sei figli, ma ha donato lo sperma in forma anonima per la nascita di oltre 100 bambini in 12 Paesi. Un bel carico e una bella eredità in tutti i sensi.
E ancora: Voglio chiarire che per me non esiste alcuna differenza tra i figli concepiti naturalmente e quelli nati grazie alle mie donazioni: sono tutti miei figli e avranno pari diritti”. Nello specifico “nessuno dei miei figli potrà accedere all’eredità prima del 19 giugno 2055. Desidero che crescano come persone comuni, che si facciano strada da soli, sviluppino fiducia in sé stessi, imparino a creare e non si affidino al denaro”.
Infine: “Ho già preso questa decisione perché il mio lavoro comporta dei rischi”.
Chi è Pavel Durov – Nasce a Leningrado, nel 1984, ma cresce a Torino, prima di tornare in Russia durante l’adolescenza. Non ha un buon rapporto con il suo paese natale, soprattutto quando nel 2006 fonda, insieme al fratello Nikolai, la società VKontakte, un social network ispirato a Facebook. Seppur presto diventi il social più usato in Russia, Durov abbandona presto l’onda del successo: il suo obiettivo è creare un social privo di regolamentazione e lontano dalle decisioni dei ‘piani’ alti. “Il Paese è incompatibile con il business di internet, al momento”, aveva dichiarato Durov nel 2014, quando il magnate si era dimesso dalla società che lui stesso aveva creato.
L’ambizione, però, era anche quella di abbattere qualsiasi confine e abbracciare i principi della libertà più assoluta. Così, Durov fonda Telegram con il chiaro obiettivo di offrire un portale di comunicazione sicura, veloce e priva di controlli e manipolazioni politiche. E ci riesce.
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