Paura per lupi e orsi sempre più vicini alle abitazioni
Nella notte tra lunedì 11 e martedì 12 novembre, un animale selvatico, un orso o un lupo, ha attaccato alcuni animali nell’azienda agricola Dionisio, di Lauco, colpendo a morte tre asini e ferendone altri tre. Altri otto sono fuggiti.
A interessarsi della questione, anche il vicepresidente del Consiglio regionale, Stefano Mazzolini, che ha sollevato preoccupazioni sulla sicurezza, sottolineando che l’orso e i lupi si stanno avvicinando sempre più alle abitazioni. “Siamo davanti ad un problema che sta completamente sfuggendo dal controllo”, ha commentato Mazzolini. Bisogna intervenire e premere affinché l’Europa legiferi sul declassamento di protezione del lupo e la Regione, in maniera autonoma, possa così controllarne la popolazione. Il pericolo è evidente, per gli animali domestici e per l’uomo. Due attacchi in due notti, gli ennesimi di una lunga serie sul territorio montano, sono la dimostrazione che i margini tollerabili di sicurezza sono stati superati. Ho voluto io stesso far visita all’azienda Dionisio di Lauco e verificare lo stato degli animali uccisi e sbranati e quelli rimasti feriti. Sono stati momenti drammatici, in cui ho condiviso la mia preoccupazione con quella di una famiglia di agricoltori, che come tutte quelle presenti sul territorio, sta mantenendo con grande sforzo la dignità della montagna e la pulizia dei terreni prativi e aree malghive”, ha dichiarato.
Dall’Europa
L’Europarlamentare Anna Maria Cisint, ha dato supporto alle parole e al ragionamento del vicepresidente del Consiglio regionale, spiegando che “a Strasburgo si sta lavorando proprio in quella direzione e i lavori sono a buon punto”, ha confermato. “L’iter è partito. Non più tardi di due mesi fa avevo annunciato l’approvazione, anche da parte del Consiglio Europeo, il declassamento del lupo da specie particolarmente protetta a specie protetta. Siamo nell’iter che consentirà di arrivare ad un risultato importante e che demanderebbe alle regioni la possibilità di controllare autonomamente la popolazione dei lupi all’interno delle proprie circoscrizioni territoriali. Non si parla necessariamente di abbattimento, ultima delle opzioni che comunque verrebbe contemplata nel decreto. Spingeremo affinché il procedimento arrivi a buon fine e si possa trovare una soluzione efficace e duratura anche per il Friuli Venezia Giulia”.
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