Marche

Paura al Pincio, lancio di pietre (anche da un chilo) dal cavalcavia: caccia ai soliti idioti

ANCONA Un “gioco” pericoloso, quasi criminale, portato avanti da un gruppo di ragazzi – ci sono dei minorenni tra loro – che non sanno come ammazzare il tempo nelle sere d’estate e hanno sete di adrenalina. Così, hanno rispolverato una vecchia e temutissima moda, quella del lancio di pietre dal cavalcavia.

I fatti

Succede in largo Aristodemo Maniera, il piazzale tra via Circonvallazione e via Rodi.

Qui, dal ponte del Pincio, da qualche giorni i teppistelli si divertono a lanciare dei cubi di porfido: li scaraventano di sotto, in via XXV Aprile, tentando anche di colpire le auto di passaggio. Quelle pietre compongono la pavimentazione del piazzale, ma a causa delle radici degli alberi si sono sollevate da terra e basta poco sforzo per prenderle in mano. I ragazzini terribili hanno trascorso le ultime serate a lanciarle dalla balconata che si affaccia su via XXV Aprile, a due passi, tra l’altro, dalla caserma Burrocchi, il quartier generale del Comando Legione dei Carabinieri. Alcune di quelle pietre pesano quasi un chilo.

Insomma, non proprio sassolini: facile immaginare le conseguenze, se avessero colpito qualche auto in transito o un pedone, circostanza che per fortuna non si è verificata. Il gruppetto di teppisti lancia pure dei pezzi di cemento e marmo che puntualmente si staccano dai cordoli di contenimento esterno del marciapiede. Episodi che di solito accadono di notte, in particolare quando risultano chiuse le attività commerciali di via Rodi, sopratutto un bar dove si radunano altri giovani che nulla hanno a che vedere con i teppisti.

Ad allertare le forze dell’ordine sono stati alcuni residenti della zona che nel cuore della notte non hanno potuto fare a meno di notare i ragazzi e udire i loro schiamazzi. Al Pincio si sono fatti vedere gli agenti della polizia locale per raccogliere indizi. Non è la prima volta che al Pincio vengono segnalati fatti del genere. Già in passato erano avvenuti lanci di sassi nella sottostante via XXV Aprile così come non erano mancati atti vandalici alle auto parcheggiate in zona, in modo particolare nel tratto finale di via Veneto dove qualcuno aveva divelto decine di specchietti retrovisori delle vetture in sosta. Danni ingenti ma forse quello che davvero manca in questa zona sono le telecamere d che potrebbero dare un nome ai responsabili di questi gesti.




Source link

articoli Correlati

Back to top button
Translate »