Marche

patteggia il rapinatore di Capodanno


ANCONA Patteggia e torna libero. Un anno e otto mesi la pena avallata ieri mattina dal gup Francesca De Palma per il 23enne egiziano arrestato dalla polizia la notte dello scorso Capodanno. Doveva rispondere di tentata rapina per l’aggressione ai danni di un 15enne di origine bengalese: il ragazzo era stato picchiato perché il nordafricano voleva impossessarsi dello smartwatch che teneva al polso.

Detenzione finita

Essendo la pena sospesa, è venuta meno la misura cautelare: il 23enne uscirà dal carcere.

Era relegato in cella dal giorno dell’arresto scattato lungo via Marconi. In pratica, la tentata rapina era avvenuta sotto gli occhi degli agenti delle Volanti. L’egiziano, difeso dall’avvocato Michele Zuccaro, aveva cercato di scappare. Ma inutilmente. Nella fuga, tra l’altro, aveva perso anche qualche grammo di droga, tra cocaina e hashish.

Un’accusa, quella della detenzione, che non è entrata nel processo di ieri. Così come il rilascio di false generalità agli agenti che l’avevano bloccato. La sua posizione verrà ora vagliata dall’Ufficio Immigrazione della questura: il 23enne, infatti, è irregolare sul territorio italiano e senza fissa dimora. Il blitz era scattato attorno alle 4 della notte di San Silvestro, quando in città si stavano esaurendo i festeggiamenti per salutare il nuovo anno.

I fatti

Sotto i portici degli Archi era andata in scena la tentata rapina. L’aggressore non ci aveva pensato due volte, dopo aver notato il 15enne che passeggiava da solo per rientrare a casa. Si era scagliato con violenza contro l’adolescente, riempendolo di pugni per rubargli l’orologio e il cellulare. Nella colluttazione, entrambi erano finiti a terra. Tempo pochi secondi e i due avevano addosso gli agenti delle Volanti. L’egiziano aveva provato a scappare, ma era stato braccato dopo una manciata di metri.




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