Abruzzo

Pastore che ha lasciato un segno indelebile


Un lutto che colpisce l’intera provincia di Chieti, e non solo, quello per la morte di Edoardo Menichelli, arcivescovo della diocesi di Chieti-Vasto dal 1994 al 2004 e cardinale dal 2015, che si è spento nella mattinata di lunedì 20 ottobre, all’età di 86 anni.

Cordoglio arriva dall’amministrazione comunale di Chieti, a nome di tutta la città, dove Menichelli rimase fino a 21 anni fa, ma a cui è sempre rimasto legato. 

“Profondo cordoglio” esprime il presidente della provincia di Chieti, Francesco Menna.

Un messaggio di cordoglio è stato inviato dall’Udc Abruzzo: “Il segretario regionale, Enrico Di Giuseppantonio, i coordinatori provinciali, Andrea Colalongo, Dante D’Elpidio, Carlo Giolitto, i dirigenti e gli amministratori dell’Unione di Centro Abruzzo – si legge in una nota – si uniscono al dolore per la scomparsa del Cardinale Edoardo Menichelli, già vescovo della Diocesi di Chieti-Vasto. Uomo di profonda fede e pastore vicino agli ultimi, il vardinale Menichelli ha lasciato un segno indelebile per la sua capacità di ascolto, il suo impegno per una società più giusta e la sua visione aperta e inclusiva della Chiesa. Alla comunità ecclesiale, ai familiari e a tutti coloro che lo hanno conosciuto va il nostro sincero pensiero e la nostra preghiera”.

Antonio Prospero, sindaco di Vasto dal 1980 al 1993, lo ricorda come un “pastore che ha lasciato un segno indelebile nella storia della nostra diocesi e nel cuore della comunità vastese. Ho avuto il privilegio di conoscere da vicino monsignor Menichelli durante gli anni in cui ebbi l’onore di servire Vasto come sindaco, tra la fine degli anni ’80 e i primi anni ’90. Era un uomo di grande umanità, sempre presente e vicino ai bisogni della gente, soprattutto dei più deboli e di chi viveva momenti di difficoltà. Non fu soltanto una guida spirituale, ma anche un punto di riferimento civile e morale. Ricordo i suoi consigli, la sua capacità di ascolto, il suo invito costante a governare con equilibrio e attenzione verso le persone. Sapeva parlare al cuore, con parole semplici ma profonde, e sapeva relazionarsi con tutti — dai più umili ai più autorevoli — con la stessa naturalezza e con un’empatia rara. Anche da Cardinale, non ha mai interrotto il suo legame con la nostra terra: Vasto e l’intera diocesi di Chieti-Vasto sono sempre rimaste nel suo pensiero e nelle sue preghiere. La sua testimonianza di fede, di dialogo e di prossimità rimarrà per sempre patrimonio della nostra comunità. A nome personale e di tutta l’amministrazione di allora, esprimo il più sincero cordoglio e mi unisco al dolore della Chiesa e dei fedeli per la perdita di un uomo che ha saputo incarnare il Vangelo nella vita di ogni giorno”.

A Pollutri, il cardinale Edoardo Menichelli viene ricordato con affetto e stima perché, da arcivescovo di Chieti-Vasto, istituì il Pellegrinaggio mariano diocesano Pollutri-Miracoli, sul cammino del pollutreste Alessandro Muzio, che si tiene ogni anno l’ultimo sabato di maggio. A novembre 2000, venne insignito della cittadinanza onoraria del Comune di Pollutri. 

Un dolore che arriva anche da Fara San Martino, di cui era stato nominato cittadino onorario nel 2001, in occasione di una visita pastorale in paese.

Dal Comune di Rocca San Giovanni, viene ricordato come “pastore umile e vicino alla gente, il cardinale Menichelli ha rappresentato un punto di riferimento per la comunità ecclesiale e civile, lasciando un segno profondo attraverso il suo servizio discreto e instancabile”. Nel 2004, il consiglio comunale gli aveva conferito la cittadinanza onoraria, “riconoscendo in lui un esempio di umanità, fede e dedizione al bene comune. Alla Chiesa diocesana, ai familiari e a tutti coloro che ne hanno condiviso il cammino, esprimiamo le più sentite condoglianze a nome di tutta Rocca San Giovanni. La comunità lo ricorderà con rispetto e gratitudine”.

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