Passo carrabile negato, Tar ‘bacchetta’ Comune
L’ottava sezione del Tribunale Amministrativo della Campania, presieduta da Alessandro Tomassetti, si è pronunciata sul ricorso proposto da A.S., di Falciano del Massico, rappresentato dall’avvocato Salvatore Zannini, contro l’ente, rappresentato dall’avvocato Oronzo Caputo, per l’annullamento dell’ordinanza del responsabile dell’area tecnica urbanistica con cui è stato annullato il titolo abilitativo formatosi con la presentazione della Scia.
Il ricorrente ha ricevuto in eredità dai nonni la proprietà di un terreno non agricolo in località Giardino a Falciano del Massico, confinante con la pubblica via Trento. Il terreno è rimasto intercluso e privo di accesso alla via pubblica e per tale motivo il ricorrente presentava la Scia per l’apertura di un accesso pedonale e carrabile nell’appezzamento di terreno mediante la realizzazione di un cancello.
Il responsabile dell’ufficio tecnico motivava l’annullamento della Scia poichè “l’area oggetto di intervento non risulta edificata risultando non dimostrata la legittimità urbanistica dei manufatti esistenti sull’appezzamento di terreno oggetto dell’intervento edilizio”.
Per il Tar, però, il ricorso è fondato poichè “irrilevante ai fini della richiesta di Scia che sul fondo potessero insistere fabbricati illegittimamente realizzati. Non è dimostrata l’incidenza sull’apertura di un passo carrabile per accedere ad un fondo intercluso. Opere poi che rientrano nell’edilizia privata non soggette neppure a denuncia di inizio attività”.
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